Amy Winehouse morta: voleva adottare una bambina

La morte di Amy Winehouse ha fatto balzare la cantante agli onori della cronaca non più per i suoi comportamenti alquanto bizzarri e la sua vita di eccessi ed abusi, ma per le sue “virtù” di donna e di artista. Così come succede un po’ a tutti, anche per Amy c’è stata la redenzione post mortem; per lei che non era “quasi” mai menzionata per il suo talento, ma per la droga e ubriachezza, le cose sono cambiate.
A più di una settimana dalla morte, oltre al ritratto di diva fragile e su di giri, si delinea una nuova immagine di Amy, quella di un’artista sensibile e piena di amore. Amy Winehouse prima della morte, aveva infatti avviato le pratiche per l’adozione di una bambina di dieci anni conosciuta ai Caraibi. La notizia riportata da “Mirror” è di quelle che non lasciano sorpresi i suoi fans, abituati a scorgere nei testi delle sue canzoni tutta la grandezza e la generosità di quest’artista morta a soli 27 anni.
A parlare è Marjorie Lambert, nonna della piccola che si chiama Dannika e riferisce di una Amy assolutamente felice di stare insieme alla bimba: “Da quando si erano conosciute erano assolutamente inseparabili”.
Amy voleva trasferirsi sull’isola di St.Lucia per farle da madre a tempo pieno, voleva rimanere accanto alla piccola Dannika per sempre. Un rapporto che avrebbe giovato moltissimo all’anima “malata di depressione/anoressia/dipendenza” di Amy Winehouse, affamata di amore e costantemente alla ricerca di una ragione di vita.
La ragazzina aveva conosciuto Amy Winehouse nel 2009 e da allora era subito scattato un feeling che avrebbe convinto Amy ad avviare le pratiche per l’adozione.
Anche la piccola Dannika è molto addolorata della sua morte, non aspettava altro che andare a vivere con Amy in Inghilterra.
Marjorie Lambert, nonna della piccola, ha parlato dell’artista come di una donna straordinaria e meravigliosa.
Un altro tassello si aggiunge all’immagine “positiva” di Amy Winehouse, morta a soli 27 anni, il 23 luglio 2011: finalmente Amy vede riconosciuti i suoi meriti oltre che di artista, anche di donna.