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Morì per infezione: rinvio a giudizio per 3 medici dell’Ospedale di Modica

Immagine di un medico visto da dietro. Troppo spesso al centro delle polemiche

Rinvio a giudizio per i 3 medici dell’Ospedale maggiore di Modica in virtù dell’implicazione negli stessi nella tragica morte di una paziente. La decisione è stata presa dalla Procura di Modica dal Procuratore Capo Francesco Puleio. L’accusa è di omicidio colposo. Ma come sono andate le cose? Dunque nell’estate del 2010 una signora siciliana, S.C. subì un intervento chirurgico alla gamba destra in seguito ad una grave frattura. Dopo una breve degenza la signora potè tornare alla sua abitazione. Tornò per tre volte in Ospedale per sottoporsi alle consuete visite di controllo. I controlli furono talmente superficiali che sembra nessuno dei tre medici che l’ha effettuati si fosse accorto che era in corso una grave infezione. Dopo qualche giorno dall’ultimo controllo, l’infezione si era talmente estesa da costringere la signora ad un ricovero urgente. Il 22 luglio 2010 entrò nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Modica.

All’inizio sembrava che le cose potessero tornare a posto. Dopo 15 giorni trascorsi in rianimazione, la paziente fu trasferita in reparto. Dove rimase in vita per sole 48 ore. Si è spenta a causa di un arresto respiratorio. Probabilmente se fosse rimasta in rianimazione si sarebbe potuta salvare. Il Procuratore spiega che i medici hanno peccato di imperizia nel momento in cui non sono intervenuti con una terapia idonea alla gravità dell’infezione. Inoltre tutti i sintomi che riscontrava la signora erano tipici segnali di un forte aggravamento. Tra questi febbre alta, dolori acuiti e disidratazione. Potevano essere facilmente intercettati e curati già alle prima visite di controllo. Questo avrebbe sicuramente salvato la signora da una morte tragica a seguito di un banale intervento ortopedico. Speriamo che questa accusa sia un monito per quelle persone che fanno il loro lavoro con scarsa professionalità. In tutte le categorie, ma in quella dei medici in particolare.