Diabete: come curarlo con la matematica
Novità nello studio del diabete. E tutte italiane. I luminari della Associazione medici Diabetologici, hanno presentato a Lisbona presso l’Easd (European Association for the Study of Diabets) un nuovo modo di curare e prevenire questa terribile malattia che colpisce circa 3 milioni di italiani. Secondo Carlo Giorda, il coordinatore del progetto, si possono trovare le cure giuste per ogni paziente stilando un semplice profilo personale, grazie ad un algoritmo matematico. Dunque i numeri possono venire in aiuto di tutte quelle persone che soffrono per questa brutta malattia. In particolare Giorda con il suo team di esperti, ha stilato 5 diversi algoritmi, ognuno per un tipo diverso di diabete e quindi di paziente. Il diabete, come abbiamo già sottolineato, colpisce oltre 3 milioni di persone l’anno nel nostro paese. E altrettante sembrano essere le persone affette che ancora non hanno conclamato la presenza della malattia.
Poter fare una terapia personalizzata significherebbe agire nel cuore del problema. E per poter personalizzare la cura è necessario conoscere diversi aspetti della vita quotidiana del paziente. Prima di tutto età e peso del paziente. Dati fondamentali per l’algoritmo. Poi si dovrà considerare e misurare il livello di glicemia nel sangue della persona, prima e dopo i pasti. E ancora andrà considerato il livello di HbA1c, ossia dell’emoglobina glicosilata nel sangue che è quella che da l’idea dell’eccesso di glucosio nel sangue. Altri fattori da tenere in considerazione la presenza di eventuali complicanze, come l’insufficienza renale piuttosto che una cardiopatia. A seconda dei risultati degli analisi, si potrà stabilire il profilo del paziente e quindi ricondurlo ad una delle 5 famiglie di diabete. Di conseguenza ogni paziente malato di diabete potrà avere una cura personalizzata. Un risultato importante per gli studiosi che stimano un incremento della malattia nei prossimi 10 anni a livello esponenziale.