Concordia: 6 morti e 16 dispersi- Tra danni e responsabilità

Sono sei le vittime accertate della tragedia del Concordia, la nave da crociera naufragata venerdì sera davanti all’Isola del Giglio. Ancora si cercano 16 persone, tra queste una bimba di 5 anni. Stamattina i sommozzatori dei Vigili del Fuoco insieme a quelli della Guardia Costiera hanno trovato un altro cadavere. Si tratta di un uomo, non ancora identificato, trovato nel secondo ponte; L’uomo indossava il salvagente.
E mentre si aggrava la posizione del comandante della nave Francesco Schettino, in stato di fermo e accusato di di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono della nave, la società Carnival che possiede Costa Crociere, ha comunicato che il naufragio costerà alla compagnia almeno 85-95 milioni di dollari sui suoi utili 2012.
La flotta Costa ha scaricato tutta la responsabilità dell’evento al comandante che verso le 21, 45 di Venerdì 13 Gennaio comunicava ai 4,200 passeggeri del Concordia: “Vi parla il vostro comandante. Abbiamo un guasto elettronico, stiamo provvedendo a ripararlo. Non è successo niente, mantenete la calma”. Secondo prime ricostruzioni il comandante non ha capito subito la gravità della situazione e lascia passare senza lanciare il mayday, ovvero l’allarme per i soccorsi.Sono le 22,10 quando è lo stesso comandante a chiedere alla G104 Abruzzi della Guardia di Finanza, “se hanno un cavo o una cima per trainare verso la riva”. Il colonnello Italo Spalvieri che comanda il gruppo aeronavale di Livorno, incredulo: “Era come chiedere ad una formica di spostare un elefante”.
L’allarme di soccorso arriva dopo un’ora dall’impatto, ed è solo verso le 23,00 che il capitano dichiara che bisognava abbandonare la nave. E mentre il personale di bordo invitava gli altri passeggeri a tornare in cabina e aspettare nuove direttive, il capitano, sempre secondo indiscrezioni, viene ritrovato seduto su uno scoglio in evidente stato di shock.