Il sindaco caccia Equitalia

Il sindaco caccia Equitalia e lo fa perché l’agenzia governativa per la riscossione dei tributi è troppo esosa, addirittura feroce con i cittadini che hanno da perdere, quindi non gli evasori, mentre con questi ultimi spesso rinuncia a portare a termine l’azione di recupero. E’ successo a Calalzo del Cadore, un comune in provincia di Belluno dove il Sindaco ha deciso di adottare questo provvedimento perché secondo lui, ma questa opinione è condivisa da tutti gli italiani, i metodi di riscossione adottati dalla società istituita dall’Agenzia delle Entrate e dall’inps sono disumani, da sceriffo di Nottingham, precisa il sindaco.
Quindi ha deciso di affidare la riscossione, non solo dei tributi ordinari ma anche dei crediti attualmente insoluti, alla Comunità montana, certo che così il rapporto tra cittadino ed istituzione locale potrà solo migliorare.
L’obiettivo del sindaco è quello di essere più vicino ai contribuenti che lo hanno eletto, e in particolare a coloro che vivono momenti di difficoltà, difficoltà che Equitalia non fa altro che ingigantire, arrivando a vendere le case delle persone oneste che semmai potrebbero invece trovare una soluzione maggiormente alla loro portata soprattutto in assenza degli interessi troppo esosi applicati dall’agenzia.
La scelta del sindaco si è resa possibile grazie alla legge 166/2011 che il primo cittadino ha pensato bene di applicare. Oltre tutto, l’amministrazione comunale potrà così risparmiare 13mila € l’anno, oltre ad essere più vicina ai contribuenti.
L’iniziativa del bravo sindaco sta suscitando consensi presso tanti altri suoi colleghi che pensano di adottare lo stesso sistema, o uno analogo, ma in definitiva di far fuori Equitalia dalla riscossione dei tributi. La cosa non potrà che far piacere ai tanti cittadini, naturalmente ci si riferisce a quelli onesti, vessati da uno stato che invece di essere al loro servizio è di fatto il nemico della gente, e tutto ciò che accade in questo periodo non fa che avvalorare questa considerazione.