Attaccato Green Hill: liberati alcuni beagle destinati alla vivisezione

Un nutrito gruppo di animalisti ha attaccato Green Hill, l’allevamento dei beagle destinati alla vivisezione, riuscendo a liberare un certo numero di cuccioli, che finalmente potranno contare su di una vita senza ne sofferenze ne terrore. Il risultato: dodici arresti tra gli animalisti e una minorenne denunciata a piede libero, per aver fatto irruzione nell’allevamento e procurato danni, a dire dei proprietari della struttura, per 250 mila €.
Molto probabilmente queste persone verranno rimesse in libertà quasi subito, altrimenti sarebbe l’ennesima dimostrazione che questo è il Paese di Pulcinella, senza offesa per la famosa maschera napoletana, ovviamente. Un Paese nel quale uno che alla guida di una macchina investe e uccide una persona ha il beneficio dei domiciliari, sarebbe un Paese da ridere se non rilasciasse immediatamente gli autori di un’azione di protesta umanitaria.
Che poi lo si faccia per un cane piuttosto che per una persona, è del tutto irrilevante, perché alla fine si tratta di un problema di coscienza e di cuore.
Tutti coloro che si oppongono alla chiusura di questo allevamento, sono persone che non sono nemmeno degne di essere considerate tali. Evidentemente per costoro, a cominciare da chi ci lavora in quell’allevamento fino a giungere ai proprietari della struttura, storie come quella di Hachiko non hanno alcun valore, non hanno insegnato nulla, non hanno fatto capire quanto un cane possa amare incondizionatamente il suo amico umano. Usare la parola padrone, in questo caso è errato, anche se per consuetudine la si utilizza per identificare il rapporto che corre tra uomo e cane.
Molte persone, probabilmente la maggioranza, si sono espresse per la chiusura di questa struttura. In Italia non la vogliamo, ma evidentemente qualche politico disattento, o forse troppo attento ai suoi interessi, la pensa diversamente. Del resto, la politica è nota per fare l’esatto contrario di quanto decidono i cittadini, e l’esempio del rimborso elettorale è assolutamente emblematico. In molti si comportano come se il Paese fosse cosa loro, ma prima o poi la gente si stancherà e allora questi personaggi se ne accorgeranno.