Antonella Mosetti “Aspettavo un figlio da Aldo Montano, ma lo persi”

La showgirl Antonella Mosetti dopo la rottura con l’olimpionico Aldo Montano ha ritrovato il sorriso accanto al calciatore Matteo Guazzo, ma ha rivelato di aver sofferto moltissimo in passato, proprio a causa della sua relazione con Montano, quando perse il figlio che aspettava da lui “Grazie a Matteo ho ritrovato il sorriso dopo mesi di inferno” ha rivelato in un’intervista al settimanale DiPiù “Anche se sono stata io a lasciare Montano, infatti, la fine della nostra storia mi ha fatto soffrire moltissimo” ha raccontato “Con Aldo avevamo progetti, desideri e priorità diversi, lui ha sempre messo al primo posto la carriera, mentre io volevo costruire una famiglia”
“In realtà, quattro anni fa, il mio sogno stava per diventare realtà: infatti ero rimasta incinta, ma al quarto mese di gravidanza ho perso il bambino. È stato un dolore atroce, e in quei momenti terribili avrei avuto bisogno di qualcuno che mi stesse vicino, mi confortasse e mi dicesse: ”Amore, coraggio, tra un po’ ci riproveremo”. Invece questo mi è mancato. Già allora, dentro di me, sentivo che nel rapporto con Aldo c’era qualcosa che non andava, ma lo amavo così tanto che ho fatto finta di niente e sono andata avanti. Ma è stato un errore, perché le cose sono peggiorate”.
La Mosetti, che è stata legata allo schermidore azzurro per 5 anni, ha già una figlia adolescente, Asia, e i tre convivevano insieme in una casa come una vera famiglia “Mi sono ritrovata ad avere tutte le incombenze e tutti i doveri di una moglie senza esserlo” ha spiegato la Mosetti “Aldo e io vivevamo insieme, con mia figlia Asia, e per stargli accanto ho fatto tanti sacrifici: l’ho seguito nelle gare, ho cercato di sostenerlo nei momenti duri della sua carriera, mettendo anche da parte il mio lavoro e rinunciando a tante opportunità. Sono cose che non rinnego, perché le ho fatte spontaneamente. Piano piano, però, mi sono resa conto che i sacrifici li facevo solo io e che quando avevo bisogno di Aldo lui non c’era”