Selvaggia Lucarelli come Moana Pozzi?

Selvaggia Lucarelli come Moana Pozzi? La nota opinionista, famosa per la sua battuta ironica, è stata contattata da Mauro Biuzzi fondatore del Partito dell’Amore che portò in parlamento Moana Pozzi, per chiedere alla Lucarelli se si vorrebbe candidare per le prossime elezioni.
Biuzzi ha proposto all’iponionista la guida del partito con una lettera “In termini sociologici, in lei il sex-processing cerca di coincidere di nuovo con il word-processing, con il processo del testo nell’epoca di Internet” ha scritto “Questo è sempre l’inizio di una Politica moderna ed erotica, di una scrittura in volgare”
“Linguaggio erotico che il centro-destra ha costruito solo in parte (cercando, infatti, di rifondare il Partito dell’Amore nel 2009) ed è sempre mancato ai suoi avversari (valga d’esempio lo sfortunato slogan “la coscia lunga del Pd”). Lei potrebbe diventare un punto d’individuazione incomparabile per un prossimo movimento di massa occidentale e logocentrico, quello che ancora la grande onda iperalfabetizzata del web stenta a trovare. In breve, lei potrebbe essere la risposta botticelliana alla Primavera araba”
La risposta di Selvaggia Lucarelli è arrivata su Facebook “Lo storico fondatore del Partito dell’amore Mauro Biuzzi Testamento, mi scrive una lettera per propormi di diventare leader del partito, in quanto, secondo lui, degna erede di Moana Pozzi. (una che nel ‘92 prese più voti di Bossi e Rutelli, ricordiamolo)”
“Al di là della proposta, la lettera è davvero notevole. (”…Perché se, dal cinema del novecento a Moana, la selezione la faceva la telecamera, lei è la dimostrazione che in futuro la farà una tastiera. In breve, lei potrebbe essere la risposta botticelliana alla Primavera araba. Un giorno non lontano potrebbe anche capitarle di sentirsi dire: “On. Lucarelli, dica qualcosa di selvaggio!…”). E comunque io e la buon anima di Moana abbiamo più cose in comune di quelle citate dal Biuzzi: le origini genovesi, l’aver studiato dalle suore e due genitori sotto shock a causa della professione che ci siamo scelte”