Sabina Began su Silvio Berlusconi: “E’ stato prima un fidanzato e poi come un padre”

Sabina Began - Foto: Facebook
Sabina Began è scoppiata a piangere nell’aula del tribunale di Bari ricordando le famose e chiacchierate cene eleganti svolte negli anni 2008 e 2009 nelle lussuose ville dell’allora presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. Sabina Began, che aspettava un figlio da Silvio Berlusconi, ha rilasciato dichiarazioni spontanee ai giudici di Bari per alleggerire la sua posizione nell’ambito del processo escort nel quale la 41enne attrice tedesca di origine bosniaca rischia una condanna a 3 anni di reclusione per favoreggiamento della prostituzione.

L’amante dell’ex capo di Governo si è soffermata sulle famose cene eleganti organizzate dall’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini tra il 2008 e il 2009 nelle dimore dell’attuale leader politico di Forza Italia. “Berlusconi era un uomo meraviglioso – ha spiegato l’attrice tedesca Sabina Beganovic – fantastico. Per me è stato prima un fidanzato, poi come un padre”. Una delle grandi protagoniste dello scandalo bunga bunga ha poi asserito: “Io volevo difendere il presidente. Ho anche dichiarato che facevo i bunga bunga ma tutti sanno che non era vero. Io lavoravo, non avevo bisogno di fare prostituire ragazze per guadagnare”. La coprotagonista del film Aitanic al fianco del regista-attore napoletano Nino D’Angelo ha poi proseguito: “Ho organizzato tante cene, l’ho fatto per lui (Silvio Berlusconi, ndr), perché lui diceva che aveva bisogno di loro. Volevo compiacerlo. Era un teatro, un gioco, tutto doveva essere perfetto. Non ero contenta – ha detto – delle ragazze che aveva portato Tarantini e mi scuso per aver usato in quella circostanza parole dure contro di loro perché non erano eleganti. Oggi mi pento e chiedo a Dio di perdonarmi”.
L’avvocato Fabrizio Siggia ha difeso la sua assistita dichiarando ai giudici: “Appare incredibile immaginare che cene di prestigio, come quelle organizzate nelle residenze del presidente del Consiglio, con ospiti del calibro di George Clooney, fossero solo occasioni per far prostituire ragazze. Began – ha continuato Siggia – aveva un rapporto intimo con Silvio Berlusconi che le consentiva di avere libero accesso alle residenze dell’allora presidente del Consiglio. Voleva che lui si divertisse, che passasse serate piacevoli, e per questo invitava ragazze che stessero al gioco, che fossero carine, simpatiche e disposte a compiacerlo, disposte a ridere alle barzellette di Berlusconi anche quando non le capivano”.
Il legale dell’attrice tedesca soprannominata l’Ape regina ha chiesto l’assoluzione: “Non è emerso alcun contatto diretto di Sabina Beganovic con nessuna di queste ragazze – ha concluso il difensore di Sabina Began, Fabrizio Siggia – e non c’è prova di rapporti di natura sessuale consumati a Palazzo Grazioli la sera del 5 settembre 2008, quella contestata all’imputata, piena solo di suggestioni”.