Home » Fabio Mancini si racconta a IGOSSIP: l’intervista al divo italiano della moda

Fabio Mancini si racconta a IGOSSIP: l’intervista al divo italiano della moda

Fabio Mancini è uno dei top model più ammirati, invidiati e apprezzati del pianeta. Noi di IGOSSIP.it abbiamo più volte parlato dei numerosi successi lavorativi del supermodello italiano. Oggi però abbiamo il grande piacere e onore di pubblicare l’intervista social che il bellissimo, umile, sensibile e affascinante testimonial della campagna mondiale natalizia 2016 di Yamamay ha gentilmente concesso al nostro sito. Reduce dal Lampoon, Tiffany & Co. gala, il 29enne top model italiano Fabio Mancini ha svelato alcuni aneddoti sulla sua biografia e carriera, oltre che sui suoi hobby e interessi. Buona lettura!

Fabio Mancini

Da bambino, qual era il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno più grande era quello di diventare un professore di educazione fisica. Ho tentato in tutti modi di proseguire questa carriera fino all’università, poi l’ho interrotta per la carriera inaspettata da modello! Grazie alle lezioni di educazione fisica ho imparato e iniziato ad amare lo sport, facendolo diventare con il tempo una filosofia di vita. Ho sempre giocato a pallone e fatto nuoto, e lo sport mi ha salvato in tante fasi della mia vita.

Qual è il ricordo più bello della tua infanzia? 

Il ricordo più bello erano le estati vissute con i miei familiari fra Castellaneta, il paese di origini di mio padre, e Acerno, il paese che attualmente considero il mio rifugio dove scappo appena posso. Una specie di “Isola di Peter Pan”, anche se Acerno è situato in mezzo alle montagne dell’Irpinia in provincia di Salerno. Ogni volta che torno amo sentire l’odore della legna bruciata…

Che cosa pensi del bullismo e del cyberbullismo?

Penso che sia una specie di maschera che i ragazzini indossano per evadere da questa società che induce sempre più ad essere il migliore rispetto al prossimo, una condizione mentale di sofferenza provocata da dei mancamenti da parte dei familiari. Tanti lo fanno perché hanno situazioni difficili alle loro spalle… non vengono ascoltati dalle proprie famiglie o vivono in situazioni di disagio, da cui non riescono ad evadere e usano la violenza per lanciare un messaggio. Bisognerebbe prestare maggiore ascolto ai propri figli, amici e conoscenti. Il dialogo viene sacrificato sempre di più a causa dei ritmi troppo elevati e veloci della società odierna, che ci portano ad essere evoluti senza dare attenzione alle piccole cose, come appunto il dialogo.

Fabio Mancini

Qual è il tuo sport preferito? E la tua squadra del cuore?

Amo tutto lo sport in generale, amo il movimento. Dal mio punto di vista, è utile per tantissime cose anche per quanto riguarda la nostra psicologia oltre che al miglioramento che può portare a livello estetico. Lo sport mi ha aiutato ad affrontare tantissime situazioni nella mia vita, a sconfiggere le mie paure, soprattutto in certe fasi della mia vita come l’insicurezza dell’adolescenza! E’ una valvola di sfogo psicologico che ti rafforza anche caratterialmente. Non ho moltissimo tempo per via del mio lavoro, ma appena posso corro moltissimo. Odio le palestre, non amo gli spazi chiusi, ma adoro parchi verdi e spazi aperti come il Parco Sempione, che amo. Non dico di essere un corridore professionista, ma ci provo. Amo il calcio e sono un super tifoso dell’Inter, che seguo da quando sono bambino!

Segui una dieta particolare o sei magro per natura?

La genetica mi ha aiutato molto… se non ero alto 1,70 m. non potevo fare il modello. Provengo da una famiglia dove l’altezza media è di 1,90-1,95 m., dove mio padre è il secondo di sette fratelli davvero enormi, quindi puoi capire la mia fortuna. Poi ovviamente avendo fatto molti anni di sport, fra calcio e nuoto, ora è molto più semplice. Per quanto riguarda l’alimentazione, non seguo una particolarissima dieta. Mangio qualsiasi cosa anche se preferisco il pesce e la verdura alla carne, che mangio davvero poco, e pasta e pane. Diciamo che mi tengo un po’ a stecchetto durante i periodi della settimana della moda nelle varie città del mondo dove devi avere particolarissime misure, ma per il resto non è cosi difficile. Sfatiamo le leggende che i modelli e le modelle non mangiano… anzi!

Qual è il tuo peccato di gola?

Il sushi. Amo il sushi, lo mangio appena posso e ne sono davvero ghiotto! Anche se la pasta fatta in casa con il ragù di mia zia Alfonsina è eccezionale…


Qual è la tua fashion obsession?

Non sono un fashion victim, ci lavoro ma non sono ossessionato! Amo i mercati e i negozi vintage… quindi immagina la mia semplicità nel vestirmi. Cerco di mixare un po’ le mie origini indiane, da parte di mia madre (amo la cultura degli indiani e come affrontano la vita), con piccole cose e accessori che amo molto!

A proposito di moda, qual è un errore da evitare?

Lo chiedi davvero alla persona sbagliata. Non mi sento un influencer e non so davvero darti un consiglio. Amo seguire ciò che ho visto sulla mia pelle, indossando le tante collezioni di stilisti unici come il signor Armani, Domenico Dolce e Stefano Gabbana (grandissimi intenditori di stile a livello mondiale), e riportarlo nella mia quotidianità.

Qual è la cosa più bizzarra che hai fatto in materia di bellezza?

Una cosa che non ho mai capito e che odio è la manicure, ma soprattutto la pedicure prima di alcuni servizi fotografici importanti quando ti mettono lo smalto trasparente lucido!

Che cosa puoi anticiparci dei tuoi progetti professionali futuri?

Ho davvero tantissime date già programmate fra lavoro, viaggi e sfilate… e spero davvero di riuscire a fare tutto anche perché sto incominciando a diventare vecchiotto!

https://www.youtube.com/watch?v=M-HcghsjXhs

Fabio Mancini ci ha poi riservato una dedica particolare che ci inorgoglisce…

Grazie davvero a voi tutti della redazione per questa intervista e per il grande supporto che mi date ormai da anni. So che può sembrare una cosa strana ringraziare, ma ormai penso che la gente si sia dimenticata dell’educazione e del rispetto, pensando che sia tutto scontato. Sto cercando di lanciare un messaggio da anni anche dai miei profili social… anche se lavoro ad altissimi livelli, ho l’umiltà di ricordarmi di tutte le singole persone che mi hanno supportato in questi anni e che mi hanno accompagnato prima di questo successo: GRAZIE.