Bobby Solo respinge le accuse della figlia Veronica Satti: “Vogliono demonizzarmi”

Bobby Solo ha respinto categoricamente le accuse al vetriolo della figlia Veronica Satti dalle pagine del settimanale di gossip Spy. Veronica, nata dalla relazione di Bobby Solo con la corista Mimma Foti, è una delle concorrenti del Grande Fratello 15 e, durante la prima puntata, prima di entrare nella Casa ha detto: «Sono stata una figlia molto desiderata e ho vissuto con mio padre fino a 6 anni. Poi i miei si sono separati e tutto è cambiato. Lui è scomparso dalla mia vita e da 15 anni non lo vedo. Vorrei incontrarlo e che mi spiegasse perché ho avuto un padre fino a un certo punto e poi mi è stato negato».
La replica al vetriolo del celebre artista di Una lacrima sul viso non si è fatta attendere. «Sono contento se mia figlia Veronica ottiene successo con il Grande Fratello – ha esordito -, anzi mi auguro che vinca il reality e guadagni i 100mila euro del premio. Sarei felicissimo. Io ho raggiunto la popolarità cantando “Una lacrima sul viso” e non ho mai sputtanato le persone. Invece ora si sta tentando di demonizzare un padre che non ha nessuna colpa. Ho mantenuto questa ragazza – ha proseguito -, senza farle mancare nulla, fino all’età di 20 anni, ma sono 15 anni che non le parlo se non attraverso le denunce e gli avvocati. Parlare di ricongiungimento ora mi sembra ridicolo. E poi i ricongiungimenti si fanno di persona, non in tv».
Per poi sottolineare: «Le riconciliazioni non si fanno in televisione con una farsa comica, ma si fanno chiamando la persona e parlandosi. Parlare di questo ricongiungimento oggi mi sembra ridicolo. Mia figlia non mi ha mai cercato negli ultimi 15 anni se non attraverso avvocati o carabinieri. Ho 73 anni, non sono abituato ai gossip farseschi, ma semmai ai vecchi programmi di una volta dove si faceva un altro tipo di varietà. Se avessi 25 anni avrei sicuramente un’altra ottica».
E all’amico Cristiano Malgioglio, che l’aveva criticato in diretta tv, ha replicato con ironia: «Malgioglio lo conosco dal 1967 e gli voglio un bene dell’anima, ma è pagato per fare il suo lavoro e fa parte della farsa, è giusto che lo dica. Io sono pagato per suonare la chitarra, Malgioglio per fare quello e gli avvocati per fare le cause». Ora è utto molto chiaro, siete d’accordo?