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Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista sbugiardano il presidente Sergio Mattarella: “Sul Tesoro il Quirinale mente”

Di Battista e Di Maio - Foto: Facebook

Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle hanno sbugiardato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rivelando che il Quirinale ha mentito sui candidati alla carica di ministro dell’Economia. Dopo la bocciatura shock del professore ed economista Paolo Savona da parte del capo dello Stato, Di Maio ha dichiarato a Pomeriggio 5 di Barbara D’Urso di aver proposto altri nomi alla più alta carica dello Stato.

Di Battista e Di Maio – Foto: Facebook

“L’ultimo governo votato dal popolo è stato il governo Berlusconi – ha detto il leader del M5S Di Maio a Pomeriggio 5 – Nel 2011 lo hanno buttato giù con la scusa dello spread e hanno fatto la stessa cosa con noi. In Italia le decisioni politiche le prendiamo noi italiani o la finanza internazionale? Io sono molto arrabbiato – ha proseguito il numero 1 del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio – a Mattarella non andava bene nessuno che fosse come Savona. Io personalmente avevo fatto arrivare nomi alternativi – Bagnai e Siri – ma non andavano bene, perché in passato avevano espresso posizioni critiche sull’Europa. I ministri li scelgono gli italiani o le agenzie di rating, le banche e gli altri Paesi?”.

Subito dopo queste sue dichiarazioni, l’Ufficio stampa del Quirinale ha inviato una nota: “Non risponde a verità la circostanza riferita dall’onorevole Luigi Di Maio a Pomeriggio 5 che al Presidente della Repubblica siano stati fatti i nomi di Bagnai e Siri come ministri dell’Economia”.

Ma Di Maio ha confermato “di aver fatto pervenire al Quirinale i nomi di Bagnai e Siri per uscire dall’impasse sul ministro dell’Economia”. Poi, a Matrix, ha aggiunto che per il Tesoro “quando abbiamo parlato a Giorgetti, lui ha detto a me e Salvini: se mettete me ai tavoli europei, io non ho conoscenze e competenze per avere i risultati”.

Durissimo il commento di Alessandro Di Battista, che intervenendo a Otto e mezzo, su La7, riferendosi alla smentita arrivata dal Colle sulle parole di Di Maio, ha dichiarato: “Il Quirinale mente, mi assumo le mie responsabilità, mi accusino di vilipendio. Non è vero che la questione Savona era senza alternativa. Di Maio mi ha detto che con Salvini erano d’accordo su altri due nomi: Bagnai e Siri”. Di Battista ha poi promesso: “Qualora si andasse a elezioni anticipate sono disposto a tornare, mi ripresenterò per la Camera. Spero che Di Maio sia il prossimo candidato premier, per me è una persona che ha sempre messo avanti gli interessi del Paese a quelli personali”. Ha poi assicurato che il M5S non vuole uscire dall’euro.

Poi ha lanciato un monito al leader della Lega: “Se Salvini non chiedesse l’impeachment si dimostrerebbe pavido. Il M5S procederà con la messa in stato di accusa del capo dello Stato perché la scelta di Mattarella favorisce la Germania. La Costituzione prevede per questo la messa in stato di accusa. Deciderà il Parlamento”.