Incubo privacy per Facebook, nuova e clamorosa falla di sicurezza: online i dati di 540 milioni di utenti
Incubo privacy perenne per Facebook. Dopo i numerosi scandali che hanno coinvolto il social network di Mark Zuckerberg in questi ultimi anni, ora la società di sicurezza informatica Upguard ha svelato una nuova e clamorosa falla di sicurezza per Facebook.

Un nuovo problema di sicurezza potrebbe aver reso vulnerabili i dati di 540 milioni di utenti Facebook conservati su server Amazon. All’origine del problema vi sarebbero due applicazioni accessibili tramite l’account Facebook ma sviluppate da terzi, le cui informazioni relative agli utenti sarebbero state immagazzinate su server pubblici configurati non correttamente e quindi non sicuri.
Il tutto era conservato su Amazon S3 (Amazon Simple Storage Service) senza protezione alcuna: chiunque avrebbe potuto scaricare l’intero pacchetto di file e costruire un database a proprio uso o per proprie finalità. Con ogni probabilità trattasi in larga parte di utenza di origine, cultura o tradizione latino-americana: è questa la matrice dell’offerta contenutistica del progetto Cultura Colectiva.
Dopo diverse segnalazioni presentate invano dai ricercatori UpGuard all’inizio dell’anno, il 3 aprile Bloomberg ha contattato Facebook per avere un punto di vista sulla vicenda: nel giro di poche ore il database è stato rimosso dalla pubblica disponibilità, chiudendo così la situazione di pericolo. Gli attori in ballo sono tre: Cultura Colectiva, Amazon e Facebook. Per ognuno si configurano responsabilità molto differenti.
Uno scandalo molto simile all’affaire Cambridge Analytica. Lo scorso mese il co-fondatore di Whatsapp, Brian Acton, ha invitato calorosamente gli utenti a cancellarsi da Facebook.