Chanel Totti in bikini e lato B in cover su Gente: insorgono Moige e Garante della Privacy
Chanel Totti è apparsa in bikini e lato B in bella vista sulla cover del settimanale Gente, scatenando una raffica di polemiche e un’ondata di indignazione. L’ex capitano della Roma, Francesco Totti, e la famosa conduttrice tv. Ilary Blasi, hanno stigmatizzato questa copertina fragorosa. La direttrice del settimanale Gente, Monica Mosca, è stata segnalata al collegio territoriale dall’ordine giornalisti per valutare la sussistenza di eventuali violazioni della Carta di Treviso, inserita nel testo unico della deontologia.

La reazione della famiglia Totti
Il caso di Chanel Totti è diventato di dominio pubblico, scatenando una montagna di reazioni anche da parte di personaggi famosi e istituzioni. “Ringrazio il direttore Monica Mosca – hanno scritto – per la sensibilità dimostrata mettendo in copertina il lato b di mia figlia minorenne senza curarsi del problema sempre più evidente della sessualizzazione e mercificazione del corpo delle adolescenti”.
La reazione del Garante della Privacy
Il Garante della privacy ha diffuso una nota in cui si parla di “alcuni episodi recentemente verificatisi di esposizione di minori sui mezzi di informazione, anche in occasione di resoconti relativi alle vacanze estive” e si ricorda “a tutti i mezzi di informazione che la normativa sulla protezione delle informazioni personali in ambito giornalistico pone specifiche garanzie a tutela dei minori. In particolare, al fine di tutelarne la personalità, è richiesta l’adozione di particolari cautele volte ad evitare di esporre i minori alla diffusione delle informazioni che li riguardano, ivi compresa la loro immagine, con conseguenze negative che possono riverberarsi sul loro sviluppo sereno all’interno del proprio contesto di vita“. La nota conclude con la specifica che “il diritto del minore alla riservatezza deve essere sempre considerato come primario rispetto al diritto di critica e di cronaca. Anche qualora, per motivi di rilevante interesse pubblico e fermo restando i limiti di legge, il giornalista decida di diffondere notizie o immagini riguardanti minori, dovrà farsi carico della responsabilità di valutare se la pubblicazione sia davvero nell’interesse oggettivo del minore, secondo i principi e i limiti stabiliti dalla “Carta di Treviso” (art. 7 – Regole deontologiche relative al trattamento di dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4 gennaio 2019)”.
La reazione della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza
Parole dure anche quelle di Licia Ronzulli, presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza: “Non è la prima volta che per una manciata di copie vendute in più, il corpo di minorenni viene sbattuto in copertina, in barba a ogni basilare principio di etica e buon senso, oltre che in deroga a precisi richiami normativi che impongono al giornalismo di considerare come primario il diritto alla riservatezza dei minori rispetto al diritto di cronaca”.
La reazione del Moige
Durissima la reazione dell’associazione di promozione sociale italiana impegnata in ambito sociale ed educativo per la protezione dei minori, il Moige, tramite la vicepresidente Elisabetta Scala: “È inaccettabile e perverso pubblicare sulla copertina di una rivista l’immagine di una tredicenne con il suo lato B in evidenza; peraltro facendo esplicito riferimento a esso e a quanto somiglia a quello della madre, non c’è dubbio in proposito perché il viso invece è coperto per tutelare l’identità della minore”.
La replica della direttrice del settimanale Gente
La direttrice ha replicato agli attacchi e alle polemiche: “Come direttore ho sempre inteso valorizzare le donne e più in generale sostenere i valori della famiglia: era l’intento anche di questa pubblicazione, in cui si è voluto semplicemente ritrarre la famiglia Totti in un momento di normalità. In alcun modo, ovviamente, abbiamo mai inteso uscire da questo obiettivo“.