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Francesco Testi difende Alberto Tarallo: “Non butto m***a nel piatto in cui ho mangiato”

Francesco Testi ha difeso il celebre produttore tv e sceneggiatore Alberto Tarallo in una lunga intervista rilasciata a Selvaggia Lucarelli per Tpi.it. L’ex concorrente del Grande Fratello 7 e attore di numerose fiction tv di successo di Canale 5 dell’Ares Film ha lavorato con Alberto Tarallo dal 2010 fino al 2015, recitando in alcune fiction di successo quali “Caterina e le sue figlie”, “Il peccato e la vergogna”, “L’onore e il rispetto 3” e “Furore”.

Anche la celebre attrice Manuela Arcuri è intervenuta sull’Aresgate, accusando Massimiliano Morra e Adua Del Vesco di ingratitudine e ha ammesso di essere rimasta scioccata e senza parole dalle loro dichiarazioni rilasciate nella Casa del GF Vip. Intanto l’Aresgate è arrivato anche in Spagna. Per la verità anche altri attori e personaggi famosi del jet set italiano, dall’attore Lorenzo Crespi al conduttore tv Marco Bellavia fino alla giornalista Gabriella Sassone, hanno confermato e rilanciato le accuse nei confronti del presunto Lucifero sui social network.

Francesco Testi rivela: “Era finta la litigata con Massimiliano Morra”

Francesco Testi ha ovviamente esposto la sua versione dei fatti in base a ciò che ha visto e vissuto in quegli anni in cui ha lavorato con Tarallo. Ha smentito categoricamente che fosse una setta e ha stigmatizzato tutte le dichiarazioni shock rilasciate da Massimiliano Morra e Adua Del Vesco nella Casa del Grande Fratello Vip 5 di Alfonso Signorini.

LE DICHIARAZIONI SHOCK DI MASSIMILIANO MORRA E ADUA DEL VESCO SULLA SETTA

Testi ha spiegato a Tpi.it: “Negli anni in cui io sono stato lì a me è stato chiesto di inscenare solo una cosa, e cioè la finta scazzotatta con Massimiliano Morra per gelosia, cosa di cui mi vergognavo pure. L’aveva ideata Lucherini, che era l’ufficio stampa di Ares Film e, come risaputo, un amante del cinema di una volta, delle paparazzate, delle storie create a tavolino. Mi sono turato il naso e l’ho fatto, ma nulla di così terribile. Era un po’ una vecchia roba alla Rock Hudson. Tarallo e Lucherini hanno sempre avuto quel riferimento lì delle produzioni americane, nella gestione degli attori e delle loro vite”.

L’ex gieffino e attore ha osservato: “Non ho mai subito pressioni e con me non c’era bisogno di mettere in piedi delle recite, non ne avevo bisogno. Forse, e dico forse, ha fatto comodo anche a Garko fingere di essere altro, perché ora siamo nel 2020 e ragioniamo da progressisti, che uno sia etero o gay non ce ne frega nulla. Quindici anni fa un attore bellissimo come lui, amato dalle donne, forse raccontando tutto non avrebbe avuto la stessa carriera. Forse è stata una scelta condivisa e una tutela della sua professione”.

E allora per Massimiliano e Adua hanno rilasciato quelle dichiarazioni inquietanti? “Le lacrime di Adua non possono essere finte – ha detto Testi -. Sarebbe interessante parlarle, perché , che io sappia, è l’unica ad aver avuto problemi così gravi, quindi qualcosa nella sua testa è scattato sicuramente. Il punto è anche capire da dove arrivava, cosa c’era a monte. Il suo percorso io non l’ho vissuto perché lei è entrata lì quando io stavo andando via. Così come del suicidio di Losito non posso dire nulla perché non lo vedevo dal 2015. Penso che Massimiliano Morra possa avere dei semplici rancori nei confronti di Alberto Tarallo, tutto qui, ma se è per questo li ho anche io”.

E poi ancora: “Posso avere del rancore, ma non butto me**a addosso perché in quel piatto io ho mangiato. Se non ti andava bene te ne andavi, non è che ti pressassero o ti obbligassero. Magari Adua era più fragile, io sono più freddo, sono quadrato, può essere che su alcune personalità un certo metodo abbia attecchito in modo diverso. Io non mi sono mai disperato perché non lavoravo più con loro”.

Lettera di Ursula Andress a Dagospia

Da tempo non rilascio interviste e non mi espongo pubblicamente ma questa volta sento che devo parlare. Voglio parlare di un amico, un gentiluomo. Conosco da molti anni il signor Alberto Tarallo e conoscevo anche il suo compagno di una vita, Teodosio Losito: una coppia esemplare. Ho frequentato assiduamente la loro casa.

La prassi era una buona cena e poi tutti insieme a guardare un film. Durante quelle serate ho avuto modo di conoscere anche Morra e la Del Vesco che, insieme ad altri, mi sembravano completamente a loro agio in quella situazione. Trovo ripugnante che pensando di restare sulla cresta dell’onda, certi personaggi inventino storie assurde come quelle di una setta dedita a Lucifero e altro ancora… è ignobile che certe trasmissioni possano infangare la reputazione di una persona come Tarallo solo per ragioni di audience, ma sono sicura, anzi so per certo, che i fatti gli daranno ragione.