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Nuovo Dpcm Natale: Conte apre ai ricongiungimenti familiari, stop agli alberghi di montagna

Nuovo Dpcm Natale: il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte apre ai ricongiungimenti familiari, ma resta lo stop agli alberghi di montagna. Fari puntati sugli spostamenti tra regioni e sul rientro a scuola.

Giuseppe Conte – Foto: Facebook

“Fino ad ora Conte è stato aperto alla possibilità dei ricongiungimenti familiari”, si apprende da fonti parlamentari mentre è in corso la riunione con il premier Giuseppe Conte, i ministri Roberto Speranza e Federico D’Incà e i capigruppo di maggioranza. Il presidente del Consiglio, riferiscono le stesse fonti, avrebbe anche “evidenziato il problema della chiusura degli hotel solo in montagna”. Ovviamente, per quanto riguarda le misure, sarebbero valide dal 21 dicembre al 6 gennaio.

Tra le norme allo studio poi, c’è sicuramente il coprifuoco alle 22 anche per il 25 dicembre e Capodanno. Per quanto riguarda i ristoranti, potrebbero essere aperti solo a pranzo (come già avviene nelle zone gialle) e resta escluso il via libera agli impianti sciistici. Invariati l’orario del coprifuoco e gli orari per bar e ristoranti. Ciò che cambia è lo stop agli spostamenti tra Regioni a ridosso delle feste, che il ministro Boccia definisce “imprescindibile“. Serve “mantenere rigore e prudenza per non vanificare i primi risultati che stiamo vedendo”, ha aggiunto Speranza, sottolineando che altrimenti la situazione “potrebbe complicarsi a gennaio”.

Per quanto riguarda il vaccino anti Covid-19, il governo ha illustrato la strategia sulla quale è già a lavoro, con una corsia preferenziale per le strutture ospedaliere e le Rsa, passando poi all’immunizzazione del resto della popolazione a partire dalle persone più fragili.

Nuovo Dpcm, Conte sulla scuola: “Tornare sui banchi il 14 dicembre”

Ritornare sui banchi il 14 dicembre, senza attendere il nuovo anno, è l’ipotesi avanzata da Conte poiché “sarebbe un bel segnale per i ragazzi”. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti presenti all’incontro, il presidente del Consiglio avrebbe chiesto un parere ai presenti, che tuttavia avrebbero sollevato parecchi dubbi vista la vicinanza della data avanzata da Conte con le vacanze di Natale. Resta il fatto che l’ipotesi di riaprire i cancelli delle superiori e dei licei – con riunioni preparatorie dal 9 dicembre per garantire il rientro a scuola in massima sicurezza – andrebbe analizzata e verificata attentamente dal Comitato tecnico scientifico. I capigruppo presenti in riunione non hanno mancato di esprimere i loro dubbi sull’eventuale riapertura delle scuole il 14 dicembre.

Nuovo Dpcm Natale, Decaro: “Italia tutta in zona gialla”

Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha dichiarato: “I dati ci dicono che il Paese potrebbe diventare a breve un’unica zona gialla. È una buona notizia, perché dimostra che la strategia di contenimento del contagio sta lentamente funzionando, e significherà meno restrizioni per quei territori che erano classificati come arancioni o rossi. Ora è fondamentale accompagnare la riduzione delle restrizioni con l’atteggiamento responsabile che abbiamo avuto fin qui. Nei giorni che precedono il Natale, è naturale una maggiore propensione a stare insieme e a socializzare. Dovremo governarla per non esporci a rischi”.

“Ho chiesto al Governo di non lasciare soli i sindaci per i necessari controlli – ha proseguito -, perché le restrizioni che saranno disposte per questo periodo devono poter essere applicate. Servirà la collaborazione di tutte le forze dell’ordine coordinate dai prefetti, nell’ambito del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, per tenere sotto controllo i flussi di persone evitando assembramenti nei giorni particolarissimi come le vigilie di Natale e Capodanno”.

“Saranno giornate di festa, ma in condizioni diverse dal solito. E sarà fondamentale – ha concluso Decaro – tenere massimo il livello di attenzione in quei giorni”.