Lutto per Valerio Scanu: è morto il padre per Covid-19, il messaggio del cantante

Valerio Scanu - Foto: Facebook
Lutto per Valerio Scanu: è morto il padre per Covid-19. Il giovane cantante sardo ha ricordato suo padre in un lungo post condiviso con i suoi follower su Instagram. Il signor Antonio Scanu aveva 64 anni ed era ricoverato da molti giorni in terapia intensiva dopo aver contratto il Coronavirus.

Il vincitore del Festival di Sanremo ha esordito così su Instagram: “Quando tutto è iniziato il mio più grande terrore era proprio che si arrivasse a questo punto… Ho sempre visto mio Babbo come Highlander… la persona più buona ma anche più forte del mondo… l’uomo che in ogni situazione sapeva prendere le redini e gestirla al meglio, anche le più drammatiche…”.
Scanu ha poi continuato: “Trovandoci così, senza che lui potesse proteggerci e tutelarci, mi è venuto da pensare ‘ma queste cose le ha sempre fatte Babbo, non posso, non sono in grado io, ora’… Devo fare dei doverosi ringraziamenti a tutto lo staff medico e infermieristico del Mater Olbia che in questo periodo ha sempre avuto cura di Babbo… un GRAZIE ai dottori Formicola, Pulzone, Sechi, Piras, Grande, Jovanovic, Oggiano coi quali mi sentivo per i quotidiani aggiornamenti… siete stati , comunque, i miei grandi Eroi…”.
Il giovane artista ha poi proseguito: “Grazie alla mia FAMIGLIA che anche in questa occasione si è dimostrata più grande e solida di quanto non lo sia sempre stata…”.
Per poi sottolineare: “Questa emergenza sanitaria non aiuta di certo a sopportare questo dolore… So bene che in tanti sareste voluti venire per dare l’ultimo saluto a mio padre ma non posso permettere che altre persone rischino di passare le sue stesse sofferenze… Babbo direbbe e farebbe la stessa cosa… Con grande difficoltà faccio appello alla responsabilità di tutti e vi dispenso dalle visite e dalla partecipazione ai funerali…”.
Per poi concludere: “Beh, Babbo mio, la gratitudine di essere tuoi figli è molto più forte della morte e del dolore che ora ci sta soffocando… Ti amiamo infinitamente”.