Governo Draghi posticipa le riaperture al 26 aprile: resta il coprifuoco delle 22, le palestre a giugno e le piscine a metà maggio

Mario Draghi - Foto: Wikipedia.org
Governo Draghi posticipa le riaperture al 26 aprile quando i ristoranti potranno riaprire all’aperto, anche a cena, nelle regioni gialle. All’aperto si potrà ripartire anche con le altre attività di sport e spettacolo. Spuntano il “giallo rafforzato” e il “pass”. Da maggio sarà libera la circolazione tra le aree in zona gialla, mentre, per quelle arancioni o rosse invece sarà necessario avere il certificato che dimostrerà di essere stati sottoposti al vaccino, di avere un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti o di aver avuto il Covid ed essere guariti.

Resta il coprifuoco alle 22
Nessun cambiamento per quanto riguarda il coprifuoco, nonostante le numerose e fragorose proteste di ristoratori, commercianti e partite Iva (vale a dire il movimento #IoApro). Il Governo Draghi non ha cambiato idea: il limite è sempre fissato fino alle 22.
I ristoranti aperti a cena, ma solo all’aperto
Via libera ai ristoranti aperti pure a cena, purché con tavoli all’esterno, ma soltanto nelle regioni che hanno un basso contagio e dunque hanno numeri da fascia gialla.
Lo sport e le spiagge
Il Governo ha individuato un percorso di gradualità: dal 15 maggio riaprono le piscine, il 1° giugno le palestre, il 1° luglio potranno svolgersi le fiere e gli eventi. Dal 15 maggio riaprono anche le spiagge.
Le scuole
Le scuole riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza.
Cinema e teatri
I cinema e i teatri potranno aprire all’aperto, ma anche al chiuso con una capienza limitata. In questo caso si applica la norma che nel decreto marzo fissava come data di riapertura il 26 marzo. Quella scadenza era stata posticipata per l’andamento in salita della curva epidemiologica, ma adesso è stata fissata una nuova data.
Il Trentino anticipa le decisioni del Governo
Da lunedì 19 aprile riaprono bar e ristoranti all’aperto dalle 5 alle 18. Lo ha deciso la Giunta provinciale, che ha approvato una delibera sulla scorta della legge 3 del 2020, varata subito dopo il primo lockdown dello scorso anno e che ha una parte dedicata a potenziali riaperture. Lo scorso anno la legge non era stata impugnata dal Governo in carica. “È una sperimentazione, anche rispetto a quello che sta decidendo il Governo in queste ore. È una forma di autonomia. Crediamo che la delibera possa non essere impugnata”, ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.