Marina Ripa di Meana, i suoi gioielli vanno all’asta: guerra aperta tra i figli

Marina Ripa di Meana - Foto: Facebook
Marina Ripa di Meana è morta all’età di 76 anni il 5 gennaio 2018. Ora i suoi gioielli vanno all’asta, scatenando una vera e propria guerra tra i figli. Andrea ha infatti accusato Lucrezia Lante della Rovere: “Svende a poche centinaia di euro oggetti a cui lei era legata, così vuole togliere di mezzo il ricordo di nostra madre”.

Il catalogo di Pandolfini recita chiaro: “In tutto sono 43 i lotti appartenuti a una delle protagoniste della vita mondana, dagli anni della Dolce Vita romana a quelli social di questi anni 2000 personaggio tv, scrittrice, trasgressiva e provocatrice, vero nome Maria Elide Punturieri, amica di Alberto Moravia e degli artisti Mario Schifano e Tano Festa”.
Tra i gioielli che andranno in vendita dopo un’esposizione a Roma (25-27 maggio) e Milano (10-12 giugno) ci sono pezzi secondo lo stesso catalogo “stravaganti e fuori misura”, si segnala una spilla grande a colonna in oro, onice e diamanti (base d’asta tra i 2 mila e i 3 mila euro) e bracciali di varia forma e fattura, tutti con basi d’asta piuttosto contenuti.
Il figlio adottivo di Carlo e Marina Ripa di Meana è su tutte le furie: “Assurdo, sono fuori di me. Sono i gioielli a cui Marina teneva più di tutto. Mai e poi mai li avrebbe dati all’asta, erano gioielli di famiglia, voleva rimanessero alla famiglia. C’è in particolare un anello che mai avrebbe venduto. Era una donna sopra le righe, ma molto tradizionale nella sfera familiare e che fa la figlia? Mette all’asta per poche centinaia di euro gioielli costati milioni?”.
Per poi concludere il suo sfogo così: “Lei vuole togliere completamente di mezzo anche il ricordo della madre, ha ancora le ceneri in un angolo della cucina, quando Marina voleva fossero disperse in mare. L’ultima persona che Marina ha voluto accanto prima di morire sono stato io, non è stata la figlia. Sono certo che Marina non avrebbe mai venduto quei gioielli che erano regali di Carlo, miei e di altre persone”.