Luca Dorigo contro il Governo Draghi per la chiusura delle discoteche: il suo amaro sfogo
Luca Dorigo si è scagliato contro il Governo Draghi per la perdurante chiusura delle discoteche anche in estate. Una decisione criticatissima e contestata dal popolo della notte e dei locali. L’ex tronista di Uomini e Donne e deejay è davvero infuriato e adirato contro l’attuale esecutivo sostenuto da Lega, Forza Italia, PD, M5S e Leu. “Se fossi il proprietario di una discoteca sarei inca**ato nero per questa situazione – ha detto Luca Dorigo a Fanpage.it -. Sono sostanzialmente un “dipendente” del settore e sono comunque inca**ato nero, perché anch’io incontro molte difficoltà. Mi adatto e cerco di trovare altre soluzioni, ma non oso immaginare cosa stia passando quella povera gente che ha investito denaro, forze e tempo su locali che adesso valgono poco o niente”.

L’ex tronista Luca Dorigo ha poi continuato: “Ho visto personalmente delle situazioni devastanti. Conosco un dj che aveva le quote di una discoteca molto famosa a Milano. Lavorava tutte le sere, stava bene, era felice, con i suoi guadagni manteneva anche la madre in difficoltà e pagava un mutuo. Poi è scoppiata la pandemia e ora è sul lastrico. Si è trovato senza lavoro. Non può più mantenere la mamma e ha dovuto chiedere un prestito. È disperato. Conosco tante situazioni del genere, anche la mia non è facile”.
A causa della pandemia e delle restrizioni del Governo contro locali e discoteche, il deejay Luca Dorigo ha dovuto riadattarsi a livello lavorativo: “Saltuariamente faccio dei lavoretti per arrotondare o vado a dare una mano a un amico che fa il parquettista. Non ci trovo niente di male. C’è chi mi dice: ‘Ma sei proprio tu? Possiamo fare una foto?’. E io: ‘Facciamo la foto, ma lasciatemi lavorare’ (ride, ndr). Sono passato da avere venti serate al mese, ad averne cinque se mi va bene e a metà della metà del compenso. Anche così, a volte mi dicono di no perché se vado io, la gente si accorge che c’è l’ospite, si accalca e vengono i controlli. Praticamente non riesco a lavorare neanche gratis“.