J-Ax minacciato di morte da negazionisti e no-vax: “Ad alcuni politici fa comodo”

J-Ax - Foto: Facebook
J-Ax è stato minacciato di morte da negazionisti e no-vax. Il celebre rapper è finito nel mirino di no-vax su Telegram dopo aver lanciato diversi messaggi di sensibilizzazione a favore della vaccinazione anti-Covid. Ora si è sfogato dalla sua pagina social in cui ha dichiarato: «Ho ricevuto delle minacce da alcuni NO-VAX che vogliono: “Cercarmi, bastonarmi, investirmi e riempirmi di botte”. Quando la politica capirà che siamo di fronte a un gruppo di terroristi anti-italiani che si sta radicalizzando, sarà, come sempre, troppo tardi». Ha argomento quello che sta succedendo e il suo pensiero a riguardo, facendo un appello anche ai politici.

«Non è la prima volta (che viene minacciato) – ha spiegato il famoso e popolare artista -, in passato mi hanno mandato anche foto dei proiettili. Queste persone sono bianche e non parlano arabo nessuno si schiera e fa nulla perché gli fanno comodo. Possono minacciare di morte e pedinare medici. Cari politici io spero che sappiate che state proteggendo delle persone pericolose che sono anti-italiane».
«Quando penso ai negazionisti – ha continuato il rapper – penso agli operai del mondo dello spettacolo, a chi ha avuto le serrande chiuse per mesi. I negazionisti vogliono rovinare l’Italia e gli italiani. Tutto questo nasce da alcune mie dichiarazioni fatte in merito all’importanza dei vaccini dopo che io e mia moglie abbiamo avuto un brutto Covid». Dei negazionisti ha affermato: «Chiunque capirebbe che si tratta di un’iperbole comica di chi nega che un virus abbia ucciso 5 milioni di persone nel mondo. Chi nega questo virus sta condannando a morte altri italiani».
Poi ha concluso così: «Io capisco la paura delle persone che non vogliono vaccinarsi, noi che ci siamo vaccinati l’abbiamo avuta lo stesso, ma lo abbiamo fatto perché è un dovere civico. I negazionisti sono privilegiati che non sanno cosa è il Covid. Io non solo ho avuto il Covid, ma ho perso persone importanti per questo virus, come il padre di Jad. Nessuno vuole togliere la libertà di nessuno, si tratta solo di rispettare la vita, il dolore e la morte delle persone, perché questo è il Covid».