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Al Bano Carrisi e i fischi al concerto per Battiato: “Forse senza Sgarbi non li avrei presi”

Al Bano Carrisi è rimasto senza parole e scioccato dai fischi e insulti ricevuti durante il concerto tributo (sold out con capienza covid di seimila persone) di martedì sera per il compianto genio della musica italiana Franco Battiato intitolato “Invito al viaggio” all’Arena di Verona. Il celebre cantautore pugliese Al Bano Carrisi e il suo amico vip Vittorio Sgarbi sono stati accolti tra i fischi e insulti di mezza Arena. Il leone delle Puglie ha parlato dei cinque minuti più inutili della sua vita artistica durante un’intervista rilasciata al quotidiano Il Corriere della Sera.

«Non era previsto che fossi lì – ha detto Al Bano al Corsera -, sono andato per amicizia di Vittorio Sgarbi: ero con lui a una serata ad Abano Terme quando mi ha detto di seguirlo, che mi avrebbe portato all’Arena dove c’era anche sua sorella con gli Extra Liscio».

Non ha posto neanche domande a Sgarbi: «No, giuro, non sapevo niente. Ma sono entrato con i fischi e uscito con gli applausi. Solo lì ho capito che era una serata per Battiato… ci sarei stato anche bene, ma non mi avevano invitato. Non so, ma io Battiato l’ho conosciuto bene perché avevamo lo stesso produttore: io dal 1965 e lui dal 1969, proprio perché veniva da una serie di successi. Spiace che abbiano trasformato una bella serata in qualcosa di politico».

Se non fosse salito sul palco con lui sarebbe successo? «Penso di no – ha detto Carrisi -, non so. Ma tutti hanno pensato che il pubblico non si fosse comportato bene. Una vergogna simile è solo da dimenticare».

C’entra forse la sua popolarità in Russia? «Spero di no – ha proseguito Al Bano -. E allora in Spagna, Polonia, Giappone o Cina? Cosa possono politicizzare? Non ho mai espresso pensieri politici. Mio padre diceva: non ti fidare della politica, ma fai in modo che non arrivi mai una dittatura».

Pensa di essere apprezzato più all’estero che in Italia? «Questo è garantito – ha sottolineato il cantautore -. In Italia sono considerato l’amico di famiglia mentre all’estero mi apprezzano per la musica: il gossip non esiste».