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Quando gli angeli dormono: trama, finale, significato e recensione

Quando gli angeli dormono (Cuando los ángeles duermen) è un film di genere drammatico scritto e diretto da Gonzalo Bendala con protagonisti Julián Villagrán e Marián Álvarez.

Quando gli angeli dormono- foto youtube.com

Questo film uscito nei cinema spagnoli e distribuito in streaming sulla piattaforma Netflix nel 2018 è un thriller psicologico che lascia gli spettatori senza fiato.

La pellicola introduce gli spettatori nella quotidianità di una famiglia del nuovo millennio, ma cambia subito registro mostrando quanto sia facile per l’uomo comune degenerare in mostro.

Quando gli angeli dormono, la trama completa

Il film Quando gli angeli dormono racconta la storia di Germàn, un amministratore delegato di una società assicurativa troppo concentrato sul lavoro a tal punto da trascurare la famiglia. Purtroppo finisce per perdersi anche il compleanno della sua piccola Estela.

La moglie Sandra intima al marito di tornare a casa il prima possibile perché, nonostante abbia perso la festa, Estela lo aspetta. Così Germàn compra un regalo di compleanno all’ultimo minuto e si mette alla guida per rientrare per tempo.

Germàn viene fermato dalla polizia a causa della sua guida zigzagata, ma viene rilasciato a patto di fermarsi in un motel per riposare. Tuttavia l’uomo ha promesso di tornare a casa e si rimette alla guida.

La sua scelta ha conseguenze quasi prevedibili: l’uomo investe una ragazza sul ciglio della strada. Così si ferma per soccorrerla e si accorge che è gravemente ferita. Ad assistere all’incidente c’è Silvia, la migliore amica di Gloria. Le due stavano scappando da due amici troppo audaci con cui avevano condiviso una notte folle.

Germàn prova a portare in ospedale Gloria, ma la situazione con l’adolescente ribelle Silvia diventa difficile e le cose peggiorano in una spirale discendente fatta di paura, bugie e violenza che mette i protagonisti dinnanzi a scelte estreme.

Gloria muore sul sedile dell’auto mentre Silvia scappa in preda alla paura e alle allucinazione delle droghe assunte. Tutto questo fa perdere il buon senso a Germàn e lo porta verso la strada del non ritorno.

Quando gli angeli dormono: significato e recensione

Quando gli angeli dormono racchiude il significato dell’intero film già dal suo titolo: la piccola Estela dorme ignara degli eventi disastrosi che hanno coinvolto il padre, un uomo normale diventato un mostro.

All’inizio il film sembra voler raccontare un dramma familiare: da un lato un marito troppo concentrato sul lavoro che sacrifica la famiglia e dall’altro lato una moglie frustrata che trova rifugio in un vicino di casa troppo accomodante.

Tuttavia l’intento di voler essere un thriller psicologico si palesa quando viene contrapposta l’atmosfera gioiosa della festa della piccola Estela al clima cupo e affannoso che accompagna Germàn.

Lo spettatore crea subito un legame con Germàn, la cui vita divisa tra lavoro e famiglia è un po’ la vita di tutti. Tuttavia viene scaraventato in un avvenimento inaspettato (ma non impossibile) che lo porta verso un baratro senza fine in cui è facile fare la scelta sbagliata.

Quando gli angeli dormono ha un finale duro, chiaro e amaro allo stesso tempo che lascia un forte senso di disagio nello spettatore.

Tutto quello che sembra portare all’epilogo della storia, però, appare costruito in modo troppo artificioso e forzato, dalle piccole coincidenze ai dettagli che non tornano.

La verità è che i dettagli fanno la differenza e il ritmo concitato del film non bastano a portare a termine la missione, cioè raccontare quanto la natura umana possa degenerare in mostruosità in situazioni di tensione e paura.

Per fortuna a rendere credibile la storia sulla fragilità dell’indole umana e a far sorvolare su le approssimazioni dello script e c’è la performance del protagonista Julián Villagrán.