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Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini insieme a L’Isola dei famosi per dare un messaggio di normalità

Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini parteciperanno insieme a L’Isola dei famosi 2023 per dare un messaggio di normalità. L’ha ribadito il noto e popolare conduttore televisivo, opinionista e giornalista scientifico al programma radiofonico La Zanzara trasmesso da Radio24.

Simone Antolini e Alessandro Cecchi Paone – Foto: Instagram

Intervistato da Giuseppe Cruciani, Alessandro Cecchi Paone ha prima scherzato: “Di Simone mi piace il C, è la verità. Se uno smette di frequentare le donne è perché passa dalla F al piacere del C. Quello dei maschi è migliore perché hanno una tenuta muscolare più prolungata, dà più soddisfazione“.

Poi ha affrontato argomenti molto importanti: “La scuola radicale ci insegna che se le cose non le fai, la gente non ti crede. Andiamo per dare un messaggio di normalità. […] Io ho 61 anni, lui 26. Tutti i miei studenti maschi e etero sono deliziati dall’idea di avere una MILF. Il nostro è un discorso inverso. A L’Isola dei Famosi festeggeremo un anno assieme. Sposarci? Ne stiamo parlando, mi sono già sposato una volta con una donna, con cui sono stato per 10 anni. Faremo un appello alla Meloni: Giorgia, sposaci. Sono contrario all’utero in affitto, usare una donna come una incubatrice non lo farei mai. Adottare un bambino con Simone? Lo farei subito. Immediatamente, ma purtroppo qui in Italia non si può”.

Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini: da semplice passione ad amore

All’inizio del loro amore non è stato facile per Simone. Antolini aveva rivelato di essere stato insultato dai vicini di casa. Anche i genitori del giovanissimo studente universitario di Scienze Giuridiche non l’avevano presa bene inizialmente, perché avevano scoperto la relazione omosessuale del figlio con l’ex conduttore tv de La Macchina del Tempo tramite il servizio fotografico del settimanale di cronaca rosa Chi.

Simone aveva infatti rivelato al Corriere della Sera: «I vicini che per anni ho servito al bancone scrivono cose orribili. Uno mi ha chiesto ‘Almeno, ti paga bene?’ Per me, è stato il finimondo. Sono giovane e molto sensibile. Vicini, persone che vedo tutti i giorni, hanno scritto cose orribili, che mi hanno fatto male. Sono gli stessi che, per anni, ho servito al bancone. Oggi, in attesa di laurearmi, curo contabilità e amministrazione della ditta agricola di mio papà, conosco tutti e mi conoscono tutti: non mi aspettavo reazioni simili nella mia stessa comunità. Fra l’altro, è stato scritto che ho 26 anni, invece, ne ho 23 e su questo ci sono state speculazioni assurde. Sono stato dipinto in un modo che non merito. Sono in regola con gli studi, ho buoni voti, non vedo l’ora di finire l’università e partecipare a dei concorsi nella Pubblica Amministrazione».