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Inception: trama, significato e spiegazione del finale

Inception non ha bisogno di presentazioni ormai, ma il film scritto e diretto da Christopher Nolan risulta ancora complesso e misterioso per certi versi. Scopriamo cosa si intende per Inception e tutto quello che c’è da sapere!

Inception- foto instagram.com

Correva l’anno 2010 quando Inception usciva nelle sale e stupiva gli spettatori con un lavoro magistrale del regista sugli inganni della mente. Le interpretazioni di Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Ellen Page, Marion Cotillard, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt e Cillian Murphy davano un valore aggiunto.

Non è un caso che Inception abbia fatto incetta di riconoscimenti e premi, conquistando l’Oscar per la Miglior fotografia, i Migliori effetti speciali, il Miglior sonoro e il Miglior montaggio sonoro.

Tuttavia, anche dopo averlo visto e rivisto più volte, questo thriller fantascientifico lascia spazio per incertezze e nuove interpretazioni.

Per riuscire ad apprezzare ogni aspetto di Inception e il suo significato è bene approfondire i vari aspetti che l’hanno resto un capolavoro cinematografico, dalla trama al finale.

Inception, la trama

Il film segue Dominic “Dom” Cobb, un cosiddetto “estrattore” (cioè un professionista in grado di carpire segreti racchiusi nelle menti delle persone che dormono). L’uomo riesce a partecipare al sogno sfruttando un apparecchio speciale.

Tutto ha inizio quando Cobb, insieme al suo socio Arthur, cerca di entrare nella mente di Mr. Saito (uomo d’affari giapponese), ma fallisce a causa dell’arrivo della proiezione onirica di Mal (la sua moglie defunta).

Mr. Saito rivela che la missione era una prova delle capacità di Cobb e gli offre un accordo: Cobb e Arthur dovranno inserire nella mente di Robert Fischer (erede del rivale d’affari di Saito) l’idea di smembrare il suo impero alla morte del padre mentre Mr. Saito si impegnerà a far ritornare Cobb in America (visto che è stato accusato di essere responsabile della morte della moglie e non può tornare per vedere i suoi figli).

Per l’operazione dell’innesto, quindi, Cobb ingaggia anche Eames (falsario capace di cambiare aspetto nei sogni), Arianna (studentessa di architettura a cui dà il compito di istruire i sognatori su come immaginare il mondo del sogno) e Yusuf (chimico anestesista che deve impedire l’influenza di fattori esterni). A loro si aggiunge anche Mr. Saito che vuole controllare il tutto.

L’innesto viene progettato attraverso un sogno a scatole cinesi in cui verranno inseriti ricordi fittizi: i sognatori, una volta addormentati, si addormenteranno una seconda volta e si troveranno in un sogno di secondo livello. Da lì verranno catapultati in un sogno di terzo livello, quello in cui verrà applicato l’innesto. L’obiettivo è permettere alla “memoria fittizia” di orientare le scelte del giovane rampollo.

Ogni livello di sogno concretizza il sogno di uno dei componenti della squadra che dovrà restare sveglio per farli tornare indietro trasmettendo loro una sensazione di caduta attraverso un “calcio”

Dal momento che il tempo scorre più lentamente nei sogni tanto più si sale di livello, Cobb elabora una canzone che verrà sentita indipendentemente dal livello. In questo modo tutti riceveranno il cosiddetto “calcio” e non si perderanno.

A ricoprire un ruolo chiave sarà il totem, vale a dire un oggetto personale a cui è stato dato un altro comportamento fisico riconoscibile solo dal proprietario: una trottola per Cobb (gira normalmente nella realtà mentre gira all’infinito nei sogni), un dado truccato per Arthur (dà sempre lo stesso per lui mentre dà risultati casuali nei sogni degli altri), un alfiere dorato per Arianna (cade sempre dalla stessa parte per lei mentre cade normalmente per i sogni altri).

Arianna nota che Dom prova e riprova l’anestetico di Yusuf e così decide di entrare nel suo sogno: scopre che è fatto di una serie di ricordi di lui e Mal, tra i quali c’è anche il pentimento di Cobb. Così, la ragazza prova a fargli capire che non può più farsi perseguitare dal ricordo della moglie e lo spinge a farsi accompagnare affinché nessuno interferisca nell’innesto.

La missione dell’innesto inizia durante un volo con destinazione Los Angeles: Fisher viene anestetizzato e viene catapultato nel sogno di Yusuf con l’ambientazione di una popolosa città sotto un acquazzone. La squadra rapisce il ragazzo, ma viene attaccata delle squadre speciali del subconscio di Fisher che è stato addestrato per contrastare eventuali estrattori. Così, Mr. Saito viene ferito gravemente.

Eames decide di uccidere Mr. Saito nel sogno per permettergli di svegliarsi dall’incubo, ma Cobb lo ferma dicendo a lui e agli altri che l’anestetico è stato progettato per permettere di tornare indietro soltanto attraverso il calcio. Se Saito dovesse morire allora finirebbe nel limbo, cioè uno stato comatoso dove poche ore equivarrebbero a decenni. In quella dimensione troverebbe i ricordi di una persona che sta condividendo il sogno e che ha già sperimentato quella condizione, come lui per esempio.

Cobb e Arthur si mascherano e provano a farsi dare la combinazione di una cassaforte dal giovane Fischer ma, essendo una cassaforte fittizia, lui ne inventa una al momento. Eames prende le sembianze di Peter Browning (padrino di Fischer e braccio destro del padre) e si finge rapito anche lui, confidando al giovane che la cassaforte contiene un testamento che scioglierebbe l’impero del padre.

Nel frattempo, Cobb confida ad Arianna il perché non può tornare a casa: lui ha sperimentato il sogno a matrioske con la moglie e insieme avevano vissuto lì per cinquant’anni. Tuttavia, ormai assuefatta, Mal aveva dimenticato di vivere in un sogno e si era convinta di essere ancora addormentata anche quando era tornata alla realtà. Per questo ha pensato di uccidersi insieme a lui per svegliarsi: ha organizzato una farsa per convincerlo a suicidarsi con lei, ma alla fine si è buttata dalla finestra da sola. Così lui è stato accusato di omicidio ed è stato costretto a fuggire dagli Stati Uniti (ma non da Mal che continua a comparire in ogni suo sogno).

La squadra viene attaccata dalle squadre di difesa del subconscio di Fischer e prova a fuggire in un furgoncino guidato da Yusuf, il quale anestetizza gli altri per farli arrivare nel secondo sogno (quello di Arthur).

Il sogno di Arthur li catapulta in un albergo. Lì, Cobb impersona Mr. Charles, un agente speciale che rivela al giovane Fischer di essere in un sogno. Complice la compromissione della fisica dell’albergo causata dai sussulti del furgoncino, Fisher si convince. Nel frattempo Mr. Charles prova a fargli ricordare quanto accaduto prima, innescando così i ricordi di primo livello (rapimento e i primi numeri della combinazione).

Cobb porta Fischer al quinto piano dell’albergo e lì trovano la valigia onirica: questo è sufficiente a convincere Fischer che qualcuno avrebbe voluto addormentarlo in un sogno di secondo livello (che però tecnicamente sarebbe stato il terzo) per rubargli la combinazione. Proprio in quel momento appare la proiezione di Browning e Fischer inizia a nutrire il sospetto che il suo padrino sia il mandante del rapimento.

La proiezione onirica confessa che avrebbe voluto prendere il testamento, ma Cobb riesce a convincere il ragazzo che l’uomo non abbia detto tutto. Così, lo convince a partecipare a un altro sogno (il terzo che avverrà nella mente di Eames mentre Arthur si occuperà di tenere addormentato il gruppo).

Il terzo livello (quello del sogno di Eames) è ambientato in montagna, ma anche qui la squadra viene raggiunta dalle squadre di difesa. Purtroppo, dopo vari inseguimenti, Saito muore e Fischer viene ridotto in fin di vita da Mal.

Cobb e Arianna portano Fischer in un quarto livello di sogno non previsto e ambientato nella mente di Cobb. I due sanno che Mal proverà a usare il ragazzo come moneta di scambio per lui. Tuttavia Cobb, promettendo di restare con lei, si fa indicare la posizione del giovane e rivela la verità: Mal non voleva svegliarsi dai sogni ed è stato lui a innestarle l’idea che quella vita non fosse reale. È stato questo a spingerla al suicidio tornata alla realtà. Arianna spara a Mal mentre questa sta per aggredire Cobb.

Il tempo stringe e Cobb dice di voler rimanere lì per provare a ritrovare Mr. Saito e riportarlo alla realtà. Senza di lui, infatti, non avrebbe il compenso della missione. A quel punto Arianna e Fischer si gettano dal palazzo mentre Eames aziona il calcio dal terzo livello.

Fisher torna al terzo livello ed entra nella camera blindata: il padre chiarisce di essere rammaricato di vedere come suo figlio si era sentito obbligato a diventare come lui e gli indica la cassaforte. All’interno c’è il famoso testamento e una girandola che lui gli aveva regalato anni prima. Finalmente si riappacificano.

Arriva il momento dell’attivazione dei calci: Eames fa saltare i piloni del bunker del terzo livello, Arthur fa saltare l’ascensore nel secondo livello, Yusuf arriva nel fiume nel primo livello.

Tutti si risvegliano al primo livello ed escono dal furgone che sta affondando, tranne Mr. Saito (morto nel terzo livello) e Cobb (morto nel quarto livello). Cobb gli rivela che si trovano in un sogno e Saito prende la pistola per uccidersi. Tutti e due tornano dal limbo, svegliandosi prima dell’atterraggio.

Tornato alla realtà, Mr. Saito fa una telefonata e onora l’accordo: Cobb può tornare negli Stati Uniti con l’immunità.

Nel finale Cobb torna a casa insieme al suocero Miles e rivede finalmente i figli, ma l’ultima immagine lascia il dubbio: lui esce la trottola-totem e la fa ruotare sul tavolo, ma non viene mostrato il suo comportamento.

Inception: Spiegazione finale

Il finale di Inception sembra un happy ending, eppure lascia aperti dubbi e incertezze e offre spunti per varie interpretazioni. Cosa vuol dire il finale di Inception? Il protagonista è sveglio o sta ancora dormendo?

Lo spettatore è talmente coinvolto che alla fine quasi spera che Cobb sia riuscito a tornare alla realtà e a casa, ma non ha la certezza. D’altronde il film ha mescolato le carte in tavola più e più volte.

L’idea del regista è stata quella di rendere lo spettatore parte integrante della trama, lasciando a lui il compito di costruirsi un finale.

Durante il film, viene detto che quando si sogna non si riesca a ricordare come si è arrivati in un posto mentre Cobb sa benissimo che è arrivato dall’aeroporto. Quindi il finale sembra collocato nella realtà. L’impresa quasi impossibile gli ha dato il lieto fine tanto desiderato, quell’happy ending che tutti amano.

A questo si aggiunge che in realtà il totem di Cobb non è la trottola (visto che era il totem della moglie e lui l’ha preso con sé per tenerla vicino anche al di fuori dei suoi sogni), ma la fede nuziale. Infatti la porta al dito quando sogna e non ce l’ha quanto è nella realtà. Nella scena finale non la indossa.

Inoltre, stando quanto raccontato da Michael Caine (Miles), la spiegazione sarebbe la risposta di Nolan ad alcune domande di chiarimento sulla trama è stata “quando tu sei in scena, quella è realtà, quando non ci sei, si tratta di un sogno”. Quindi, essendo nella scena finale, si tratterebbe di realtà.

L’ipotesi del sogno è avvalorata dal fatto che, seppur con qualche differenza, i due bambini sono vestiti nello stesso modo in cui vengono mostrati nei ricordi di Cobb. Sì, appaiono più grandi, ma non sarebbe sufficiente a dimostrare che il protagonista sia sfuggito al limbo e sia ormai lontano dalla realtà.

Tuttavia i più attenti avranno pensato a una terza possibilità: proprio quando estrae la trottola per capire razionalmente se tutto è reale o fittizio, Cobb si lascia distrarre dall’arrivo dei figli. Praticamente non è interessato a conoscere la verità, ma sceglie di credere che quello che sta vivendo sia reale.

L’unica certezza è che il film ci mostra quanto sia facile per la mente costruire realtà parallele affascinanti e farci credere che tutto sia reale. Senza l’arrivo di un calcio, chiunque si farebbe cullare da una realtà irreale.