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Saldi estivi 2023: quando partono e quali sono le nuove regole

Inizia l’attesissima stagione dei saldi estivi in tutta Italia, ma quest’anno porta con sé nuove regole che trasformano l’esperienza dello shopping. Scopri tutti i cambiamenti e come evitare possibili truffe con i saldi estivi 2023!

L’entusiasmo è alle stelle mentre i saldi estivi 2023 prendono il via in ogni regione italiana. Tuttavia, la situazione è diversa rispetto agli anni precedenti, grazie a una serie di nuove regole che i commercianti dovranno rispettare.

Saldi estivi 2023: quando partono?

Quando cominciano i saldi estivi 2023? Il 6 luglio 2023 ha segnato l’inizio dei tanto attesi saldi estivi in ogni angolo d’Italia: sì, in una rara eccezione, quest’anno i saldi sono partiti di giovedì e in tutte le regioni (escluso Bolzano), un tentativo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di raggiungere risultati migliori.

Al contrario di quando partono i saldi estivi, le date di chiusura dei saldi estivi cambieranno regione per regione, ma questo non cambierà di fatto il tempo a disposizione per effettuare gli acquisti.

Quali sono le nuove regole dei saldi estivi 2023?

Innanzitutto, tutti i commercianti saranno obbligati a esporre il cartellino riportante il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni e il prezzo scontato, indicando anche la percentuale di sconto applicata sul prodotto.

Per rendere un esempio pratico valido sia per il negozio fisico che per un e-shop: se un prodotto è scontato del 15% e il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni era di 60 euro allora il commerciante è tenuto a indicare come “prezzo precedente” per l’appunto 60 euro e a calcolare il nuovo importo applicando la percentuale di sconto. Coloro che trasgrediscono le regole potrebbero andare incontro a multe molto severe che vanno da un 516 euro fino a toccare i 3.098 euro.

Cosa fare se si acquista un prodotto difettoso? La direttiva in vigore dal gennaio 2022 fornisce informazioni sui diritti dei clienti nel caso in cui acquistino un prodotto difettoso in periodo di saldi.

Il consumatore ha a disposizione fino a 26 mesi dalla consegna del prodotto per segnalare il difetto e far valere i diritti di garanzia. Quindi è stata ampliata la finestra precedente di 2 mesi. Se la sostituzione o la riparazione non sono possibili o non vengono eseguite, il consumatore ha diritto al rimborso dell’importo pagato o a una riduzione proporzionale del prezzo del prodotto difettoso.

Tenendo a mente che è sempre meglio segnalare il difetto il prima possibile, occorre avere lo scontrino o la fattura per dimostrare l’acquisto e quindi ottenere una sostituzione o un rimborso.

Come evitare le truffe con i saldi estivi

Ad attirare il consumatore è l’idea di fare un “affare”, ma spesso si rivela soltanto un inganno o peggio ancora una truffa. Per questo l’Associazione Nazionale Consumatori ha pubblicato una guida utile.

In generale è consigliabile diffidare degli “sconti straordinari”, ovvero quelli superiori al 50% visto che, secondo l’ISTAT, la media degli sconti si aggira intorno al 25% e soltanto in casi eccezionali raggiungono il 40%.

È bene fare attenzione ai prodotti che sembrano provenire dal fondo del magazzino, cioè le rimanenze delle stagioni precedenti. Il modo migliore per riconoscerli è visionare il negozio fisico o lo store online prima dei saldi.