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Eva Riccobono parla del suo ruolo di mamma e dei figli

Eva Riccobono è la protagonista dell’ultima copertina di Grazia, il rinomato magazine diretto da Silvia Grilli. La 41enne supermodella, attrice e conduttrice televisiva italiana ha parlato di vita privata, carriera e ha svelato alcune curiosità sulla sua adolescenza. Dal 2004 è impegnata sentimentalmente con il dj Matteo Ceccarini, con cui vive a Londra. La coppia vip del jet set europeo ha due figli: Leo, nato il 30 maggio 2014, e Livia, nata il 20 luglio 2020.

Eva Riccobono – Foto: Instagram ufficiale della top model

Nata a Palermo il 7 febbraio 1983 da padre italiano e madre tedesca, Eva è l’ultima di cinque figli. Aveva un fratello, che morì diciannovenne quando lei aveva solo quattro anni. Capelli biondi, occhi azzurri e sguardo magnetico per la supermodella italiana. Le sue misure sono: 85-62-89. E’ alta 178 cm. Dopo i primi servizi fotografici in Sicilia, Eva Riccobono si è trasferita a Milano all’età di 19 anni e ha debuttato sulle passerelle di Alberta FerrettiBlumarineGianfranco Ferrè e Trussardi. Lei è una delle top model italiane più famose, popolari e apprezzate in tutto il mondo insieme con Bianca Balti.

La top model Eva Riccobono ha rivelato durante l’intervista al noto magazine: “Ho letto nei libri di psicopedagogia che i primi 36 mesi di vita sono cruciali per un bimbo. Ora comincio ad annusare un po’ nel mondo del lavoro. Ma fino ad oggi avevo solo voglia di stare con loro, la più bella cosa della mia vita: è un lusso, oggi, poter stare con i figli quanto lo desideri. A me, poi, è venuta la mammitudine, sindrome su cui ho anche scritto un libro. I sintomi? Se ti stacchi dai figli stai male, se li affidi a una tata stai male. Se fai loro il bagnetto vai in estasi. Io ho deciso di vivere questa malattia. E dico alle donne colpite di non avere sensi di colpa”.

All’apice del successo, a 26 anni, Eva ha smesso di sfilare: “Non ce la facevo più, mi sentivo troppo sola nel mio girovagare per il mondo. Ero infelice, drammatizzavo ogni piccolo rifiuto o inciampo. Anche se filava tutto liscio, mi pesava tutto. Così, proprio nella stagione 2003/2004 in cui avevo fatto 13 sfilate a Milano, dissi basta. Continuai con le campagne pubblicitarie: sono meno stressanti. La moda mi aveva fatto fare pace con il corpo, ma avevo bisogno dello step successivo per fare pace con il mio spirito”.

Sulle ultime passerelle milanesi sono state applaudite top model 40/50enni, da Naomi Campbell ad Amber Valletta ed Eva Herzigova, ma vedere la moda più inclusiva non le ha fatto venire voglia di tornare a sfilare.

“Me lo hanno proposto – ha detto la mamma vip -, ma ho detto no: troppo giovane per fare la modella vintage! Scherzo. Magari in futuro dirò sì a una sfilata legata a un singolo brand. Per quanto riguarda la moda, anche lei funziona a mode. Ma l’inclusività, messaggio per cui i corpi sono unici, ognuno con la sua età e la sua bellezza, funziona da un po’, non è più un vezzo passeggero. Si tratta di un reale e duraturo cambiamento della società. Fa bene anche al mercato”.