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Vittorio Sgarbi e Al Bano Carrisi fischiati e umiliati al concerto tributo per Franco Battiato abbandonano il palco

Vittorio Sgarbi e Al Bano Carrisi sono stati fischiati e umiliati al concerto tributo (sold out con capienza covid di seimila persone) di martedì sera per il compianto genio della musica italiana Franco Battiato intitolato “Invito al viaggio” all’Arena di Verona. Alice, Fiorella Mannoia, Colapesce e Dimartino, Eugenio Finardi e Jovanotti: sono solo alcuni dei numerosi artisti arrivati per ricordare il Maestro. Fuori programma, a dare il loro saluto si sono presentati anche Vittorio Sgarbi e Al Bano. Ad annunciarli è stato Umberto Broccoli, di fatto il narratore della serata. I due sono stati accolti tra i fischi e insulti di mezza Arena.

“Fascista”, grida qualcuno all’indirizzo del critico d’arte. E ancora: “Sei inopportuno, vai via”. A fatica Sgarbi riesce a parlare tanti sono i fischi e prima di andarsene fa un cenno alla sorella tra il pubblico: “Saluto mia sorella e tanto mi basta, e a quelli che mi insultano dico “siate felici””. Detto questo, il ferrarese ha quindi abbandonato il palco. Stessa sorte è toccata ad Al Bano, forse colpevole solamente di essere entrato in scena con Sgarbi. Imbarazzato, il cantante pugliese ha cercato di sdrammatizzare: “Se sono qua è colpa di Sgarbi. Ma la miglior cosa è che come sono arrivato, me ne vada”.

Il chiacchierato politico e critico d’arte Vittorio Sgarbi si è poi sfogato su Twitter: “I fischi a me e ad Al Bano sono stati solo un oltraggio alla memoria di Franco Battiato, di cui siamo stati estimatori ed amici. Posso comunque supporre che a fischiarci siano stati gli estimatori della Murgia…”.

Accoglienza totalmente diversa per gli altri artisti. I Subsonica al Corriere della Sera hanno ricordato: “Abbiamo avuto l’onore di essere stati scelti da Battiato come ospiti di un evento da lui curato. Arrangiammo alcuni suoni brani e lui cantò con noi alcune nostre canzoni. Quella giornata toccammo da vicino tutta la sua disponibilità e dolcezza”. E Vasco Brondi ha dichiarato: “Abbiamo in comune l’essere tutti debitori di Battiato. Ha condiviso con noi la sua ricerca non solo musicale ma anche spirituale, il suo transito terrestre insomma, come lo chiamava lui”.