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La ragazza del treno, dal libro al film (che non piace ai critici)

La ragazza del treno è il nuovo film con Emily Blunt, tratto dal bestseller di Paula Hawkins che ha venduto centinaia di migliaia di copie. La protagonista del film, la Blunt appunto, è un’alcolista distrutta dalla mancata maternità e dal divorzio, che ogni mattina si reca dalla periferia in città – New York sullo schermo, Londra nel libro – come se non fosse ormai disoccupata da mesi.

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Sola e infelice, Rachel scruta dal finestrino la vita degli altri nei villini affacciati sulla ferrovia, e fantastica soprattutto sulla vita di una coppia. In quei due sconosciuti Rachel vede il ritratto della perfetta armonia coniugale, finché un giorno non vede la donna, Megan, con un altro.

All’improvviso Megan scompare e Rachel si risveglia piena di contusioni e lividi, e non ricorda nulla. Non sa se è coinvolta nella vicenda di Megan, non sa cosa può aver fatto sotto l’effetto dell’alcol. Nonostante il thriller sia ben costruito, il finale da soap-opera non ha convinto i critici. L’intero film è stato molto criticato, performance della Blunt a parte, che da sola è in grado di reggere tutto il film.

Insomma, un pigro adattamento del libro, che aveva molte qualità.