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Neon Genesis Evangelion: pioggia di critiche per la versione su Netflix

Le novità di giugno di Netflix includono la saga Evangelion e la serie Neon Genesis Evangelion, ma il doppiaggio ha sollevato diverse polemiche e anche il responsabile ha preso le distanze dal progetto.

Neon Genesis – foto disqus.com

Gli appassionati del genere non hanno gradito il doppiaggio e il nuovo adattamento realizzato da Netflix, sollevando un vento di polemiche sul responsabile dell’adattamento in italiano  Gualtiero Cannarsi e sul curatore del doppiaggio Fabrizio Mazzotta.

Da un lato Cannarsi avrebbe collaborato al progetto soltanto in un secondo momento in qualità di esperto conoscitore della materia in Italia mentre dall’altro lato Fabrizio Mazzotta sarebbe stato contattato per il ruolo di direttore del doppiaggio in quanto coinvolto nell’anime per MTV e l’edizione home video del film

È stato Gianmaria Tammaro per La Stampa a ricostruire quanto accaduto prima che le puntate dell’anime “incriminate” fossero caricate su Netflix. Cerchiamo di delinearne le dinamiche.

VSI (società che si è occupata della lavorazione) non voleva che la serie fosse appannaggio di un pubblico specifico e avrebbe chiesto a Fabrizio Mazzotta (di parere contrario) di lavorare sui copioni rispetto alla versione precedente, ma sembra che Gualtiero Cannarsi abbia riscritto tutto per intero.

Il curatore del doppiaggio ha rivelato: “Il vero problema è stata la riscrittura. Perché farraginosa, difficile, incomprensibile. Apostoli o angeli non importa. Ha anche un motivo e Gualtiero l’ha spiegato. Il linguaggio, invece, è così involuto e complicato, che ha creato anche dei problemi in sala. Mi creda se le dico che, a un certo punto, i doppiatori volevano abbandonare la serie perché non riuscivano a lavorare e perché non volevano rimetterci la faccia”.

Dal canto suo, invece, Gualtiero Cannarsi ha sottolineato di aver rivisto solo parti incomplete di un lavoro iniziato ventidue anni fa: “Nella finzione recitata cinetelevisiva, ci sono l’autore, il traduttore e l’adattatore. Il copione su cui lavora l’adattatore non è fatto della sola traduzione. C’è anche un elemento tecnico, che deve tenere conto di diverse cose. L’adattamento è un ulteriore livello di lavoro”.

E a proposito del linguaggio usato ha confermato: “[…] Non bisogna dare troppa importanza al pubblico. Perché l’arte resta, il pubblico passa”.