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Omicidio al Cairo: il film di Tarik Salah ispirato alla storia della cantante libanese Suzanne Tamim

Omicidio al Cairo è l’opera terza del regista svedese di origini egiziane Tarik Salah, il vincitore del World Cinema Grand Jury Prize al Sundance Film Festival.

Omicidio al Cairo- foto mowianamiescie.pl

La pellicola noir e thriller politico è ispirata dai fatti realmente accaduti nella capitala egiziana nel 2011 e più precisamente alla vigilia della rivoluzione che portò alle destituzione del regime di Mub?rak.

Il Cairo, 2011. Una giovane cantante viene assassinata in una stanza del lussuoso Nile Hilton della capitale egiziana.

L’ispettore Nourredine viene incaricato di seguire il caso di omicidio, ma l’uomo ben presto scoprirà che quello che sembrava un delitto passionale è un caso politico che coinvolge i piani alti del potere egiziano.

L’intrigo criminale che si dipana in un ambiente politico e sociale alla vigilia della rivoluzione si ispira alla storia di Suzanne Tamim, una celebre  cantante pop libanese ritrovata morta a Dubai nel luglio 2008.

Suzanne Tamim, legata a un magnate e membro del Parlamento egiziano molto vicino alla famiglia del presidente Mub?rak, sarebbe stata uccisa dal suo amante a causa di un tradimento.

L’uomo pagò 2 milioni di dollari a un alto funzionario della polizia cairota per uccidere la giovane: mandante e complice sono stati condannati a 25 anni di reclusione.

A oggi le autorità egiziane hanno impedito la programmazione della pellicola di Tarik Salah, probabilmente per la descrizione senza filtri del degrado morale e della corruzione locale alla vigilia della cacciata di Mub?rak.

Omicidio al Cairo arriva domani 22 febbraio nelle sale italiane e per gli spettatori sarà difficile non paragonare il clima in cui si dipana il caso del film con quello dell’uccisione di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto tra il gennaio e il febbraio 2016.