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Robin Hood: Origins, l’idea “politicizzata” di Otto Bathurst

Il personaggio di Robin Hood ha creato un mito intramontabile sempre attuale e il film  Robin Hood: Origins di Otto Bathurst lo dimostra.

L’idea è quella di raccontare l’atavico scontro tra bene e male nella foresta di Sherwood, analizzando i meccanismi che hanno portato i poveri a ribellarsi alle logiche sfruttatrici dei potenti.

La pellicola racconta le origini del famoso ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri, il ritorno dalle Crociate e la scoperta di una foresta di Sherwood corrotta e malvagia.

Il regista Otto Bathurst ha spiegato i motivi che lo hanno portato a interessarsi alla gente di Sherwood e al beniamino dei poveri: “Nella mia mente, Robin Hood era una specie di militare anarchico e rivoluzionario, un libero pensatore e un cercatore di verità. E, man mano che mi appassionavo alla storia, mi sono accorto di quanto sia vicino alla società attuale”.

Lo stesso attore protagonista, Taron Egerton, ha spiegato di essere stato conquistato dall’idea “politicizzata” che il regista avrebbe voluto imprimere al film: “La prima parte del film, che parla delle crociate in Siria, è stata scritta in modo da ricordare The Hurt Locker [film di Kathryn Bigelow del 2008 su una missione americana in Iraq, n.d..r]. È geniale e questo è stato abbastanza per convincermi”.

Il cast è composto da Taron Egerton (Robin Hood) , Jamie Foxx (Little John), Jamie Dornan (Will Scarlett), Eve Hewson (Lady Marian) e Ben Mendelsohn (sceriffo di Nottingham).

In attesa dell’arrivo di un primo trailer, il film Robin Hood: Origins arriverà nelle sale statunitensi il 21 settembre 2018.