Facebook punta molto sulla criptomoneta Libra, che potrebbe presto diventare la moneta principale del pianeta Terra. Dopo lo scandalo Cambridge Analytica e dopo aver fallito con il dilagare delle fake news, che ha di fatto ridotto l’utilizzo del famoso social network, Zuckerberg vuole riconquistare il popolo del web con i pagamenti.

Le autorità mondiali sono in allerta. La Camera degli Stati Uniti d’America ha chiesto di bloccarne lo sviluppo almeno fino a quando il Congresso e le autorità di regolamentazione non avranno riesaminato il problema invitando, inoltre, i dirigenti delle società coinvolte a rispondere alle domande del Congresso.
In una lettera inviata al G20, il presidente dell’Fsb e vice presidente della Fed Randal Quarles mette in guardia sui rischi legati a un uso diffuso delle valute digitali. “Anche se al momento i cryptoasset non rappresentano un rischio per la stabilità finanziaria” un uso diffuso di “nuovi tipi di criptoasset per i pagamenti merita un attento esame da parte delle autorità per assicurare siano soggette a elevati standard di regolamentazione” spiega Quarles, precisando che l’Fsb “monitorerà i rischi da vicino e in coordinamento con altre autorità”. Una posizione condivisa dal presidente della Fed, Jerome Powell, che ha ribadito l’impegno della banca centrale americana a valutare da vicino Libra. Gli fa eco il numero uno della Fca inglese, Andrew Bailey.
“Dobbiamo impegnarci a livello nazionale e internazionale con facebook e Libra. Non procederanno senza autorizzazione” dice Bailey, secondo quanto riportato dal Financial Times. Le parole di Bailey sono in linea con quello del governatore della Bank of England, Mark Carney, e con quelle dell’Ue, secondo la quale la concentrazione di dati personali e finanziari di Facebook richiede molta attenzione.