Brutta vicenda, fortunatamente finita bene, per una mamma abruzzese di 32 anni. Nel pomeriggio di venerdì la donna all’ottavo mese di gravidanza, ha accusato un dolore alla schiena. I colleghi di lavoro, la donna era in ufficio, la tranquillizzavano dando colpa al bocchettone dell’aria condizionata. Ma lei non stava bene e preoccupata per la sua bambina nella pancia, decide di chiamare il 118. Decisione saggissima. I medici la hanno trasportata all’Ospedale di Atri, dove, dopo la terribile diagnosi di aneurisma dissacrante si è deciso per il trasferimento a Pesaro, a quasi 50 Km di distanza. Qui la giovane donna è stata sottoposta al taglio cesareo e ha dato alla luce una bella bambina di oltre 3 kg di peso. La gioia per il parto ha lasciato subito posto alla preoccupazione per l’intervento chirurgico al cuore della neo mamma. Tutto è andato per il meglio. Anche se l’intervento non è stato dei più semplici.
Quindici tra medici e infermieri le persone a lavoro contemporaneamente per salvare la vita alla donna. Talmente tante e talmente complicato l’intervento, che per essere sicuri di svolgere un buon lavoro hanno dovuto operare in 2 sale operatorie, unite per l’occasione. Quando Luciano Gennaccaro, ginecologo della struttura ospedaliera, ha fatto nascere la piccola, la commozione ha colto l’intera equipe. Ma poco dopo si è passati all’azione sul cuore. Il dottor Mazzola ha effettuato in piena notte l’intervento al cuore, sostituendo la vena aortica con una valvola sintetica. ‘Si è trattato di un miracolo della scienza’ ha dichiarato Mazzola dopo l’intervento. Un caso raro. Nella storia delle malformazioni aortiche in gravidanza, ben il 40% delle mamme perde la vita, e oltre il 15% dei nascituri. In questo caso le cose sono andate bene. La mamma è già uscita dalla rianimazione e presto potrà tornare a casa con la sua bambina. Miracoli della scienza o professionalità assoluta?