Un pareggio in casa contro il Catania non dovrebbe avere un senso positivo, ma per questa Inter in crisi un punto vale oro colato. Nel posticipo della Serie A l’Inter di Ranieri ha affrontato a San Siro il Catania spumeggiante di Montella. Ranieri ha continuato a puntare sui suoi veterani per questa sfida, ma nel primo tempo il copione non è cambiato rispetto alle partite precedenti. La squadra nerazzurra, senza mostrare un gran gioco, si è ritrovata sotto di due gol.
Il Catania è stato bravo a giocare costantemente la palla a terra, con geometrie che hanno umiliato i campioni nerazzurri. Nell’intervallo però qualcosa è cambiato, il portiere Julio Cesar ha deciso di dare una scossa ai suoi compagni, convincendoli a mettere in campo l’anima per questa squadra e soprattutto per i tifosi. Così nella ripresa l’Inter, con l’ingresso in campo anche di Sneijder, si è riversata subito in attacco, scoprendosi però fin troppo in difesa. Ranieri a questo punto ha deciso di far entrare finalmente due giovani come Obi e Poli, importanti per riuscire a pressare i calciatori del Catania e soprattutto per correre. La carica è stata suonata da Forlan, che ha disputato una partita tutto sommato positiva.
L’attaccante uruguayano è riuscito a trovare il gol che ha accorciato le distanze, poi ci ha pensato il solito Milito a pareggiare i conti con un bellissimo gol. L’orgoglio nerazzurro ha prevalso sul gioco e gli schemi tattici, addirittura si è sfiorata la vittoria, ma Pazzini continua a sbagliare gol clamorosi. Un risultato quindi positivo, ma non si può puntare esclusivamente sull’orgoglio e il cuore per tentare di vincere le partite. Ranieri non ha dato un sistema di gioco a questa squadra, fin troppo disorganizzata.