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Terremoto Rai: “Si esclude la collaborazione con il conduttore” | Spuntano dichiarazioni sconcertanti

Terremoto Rai: chi è il conduttore che non metterà piede nei programmi Rai?

La Radiotelevisione Italiana, conosciuta come RAI, è un’istituzione che ha lasciato un’impronta indelebile sulla scena mediatica italiana. Fondata nel 1944, ha svolto un ruolo cruciale nell’informazione, nell’educazione e nell’intrattenimento dei cittadini italiani.

La missione principale della RAI è quella di fornire un servizio pubblico di informazione, educazione e intrattenimento per tutti i cittadini italiani. Pertanto è finanziata principalmente attraverso il canone televisivo (diventato oggetto di dibattito e critiche nel corso degli anni).

Considerando che la nomina del direttore generale della RAI viene effettuata dal Consiglio di amministrazione, composto da rappresentanti del Parlamento, del governo e dei dipendenti dell’azienda, sembra chiaro che la dirigenza segue l’andamento politico. Ed è quello che sta succedendo anche adesso.

Il governo di destra capitanato da Giorgia Meloni sta cambiando la compagine Rai e questo porterà inevitabilmente all’uscita di alcuni volti noti e all’ingresso di altri. Qualche esempio? L’uscita di Fabio Fazio e il ritorno di Massimo Giletti.

La Rai esclude la collaborazione con un conduttore

Claudio Lippi è stato “bandito” dalla Rai per alcune sue affermazioni ritenute lesive della reputazione dell’azienda. Per questo, i vertici di Viale Mazzini hanno dichiarato “si esclude la collaborazione con il conduttore”.

Quali sono le affermazioni ritenute lesive? Durante l’incontro con i giornalisti incontrato i giornalisti alla buvette della Camera, il conduttore si sarebbe lasciato andare a frasi come “Basta con la propaganda dei Fazio e delle Annunziata. Basta con la ‘kultura’ con la ‘k’”, “Stefano Coletta, il direttore che per fortuna non c’è più, ha fatto lavorare gay e gaie solo per il motivo di esserlo”.

Claudio Lippi

La replica di Claudio Lippi

Il conduttore, raggiunto dall’ANSA, ha smentito le dichiarazioni riportate dalle varie testate che gli sono costate un allontanamento da “Mamma Rai”. “Ho subito un attacco alla mia privacy in modo maldestro e una grave lesione della mia immagine: sto valutando con il mio ufficio stampa e con i miei legali come contrattaccare”.

“Non mi riconosco nelle affermazioni che mi sono state attribuite: non userei la parola farabutto neanche per il mio nemico più acerbo e difendo con una lotta continua la libertà di scelta sessuale – ha continuato il conduttore – [… ] Ho 59 anni di lavoro alle spalle, un pubblico che crede in me e nella mia onestà intellettuale e la difenderò fino alla morte”.