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Armani riceve il Premio Parete: “Da pandemia una società meno individualista”

Armani ha ricevuto il Premio Parete dall’Università Bocconi di Milano. Il riconoscimento dedicato alla memoria del finanziere abruzzese Ermando Parete, superstite del campo di sterminio nazista di Dachau, è stato assegnato al celebre stilista italiano Giorgio Armani per la sua personalità straordinaria che ha fissato un’inconfondibile impronta su un’epoca e che, ancora oggi, lo rende l’icona italiana per eccellenza nel mondo.

Alla cerimonia hanno partecipato anche Gianmario Verona, Rettore dell’Università Bocconi e Donato Parete, promotore del Premio nonché figlio di Ermando che, fino al 2016, ha testimoniato da sopravvissuto la tragedia della Shoah nelle scuole e nelle università.

“La pandemia in corso è un monito per tutti noi – ha detto Armani -, per rivedere quello che non va, imparando dagli errori. Per immaginare una società meno individualista e, grazie alla conoscenza e alla consapevolezza di quel che è stato, costruire un diverso presente e un futuro migliore”.

Il famoso e stimato stilista ha aggiunto: “Ermando Parete rappresenta il coraggio e la Memoria, qualità fondamentali, soprattutto oggi, che si tende a dimenticare e a voltare spesso lo sguardo altrove di fronte ai problemi e alle ingiustizie. Ma sappiamo bene che senza Memoria non può esserci futuro e nemmeno innovazione. Senza ricordo di quello che è stato non si può costruire nulla – ha concluso -, perché ci vogliono le fondamenta o tutto crolla”.