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Dopo Fedez e Nesli anche Enrico Ruggeri lascia la Siae per Soundreef

Dopo Fedez e Nesli anche Enrico Ruggeri lascia la Siae per Soundreef. Dall’1 gennaio 2018 è la società di Davide D’Atri a gestire i suoi diritti d’autore. Soundreef opera in più di 20 Paesi nel mondo e amministra il repertorio di oltre 25mila autori ed editori, di cui 10mila in Italia, tra i quali Fedez, Gigi D’Alessio, Maurizio Fabrizio, Nesli e Fabio Rovazzi.

Enrico Ruggeri – Foto: Facebook

“Tutto è nato da un incontro con i ‘ragazzi’ di Soundreef – ha dichiarato Enrico Ruggeri – Ho trovato entusiasmo, combattiva attitudine alla sfida e voglia di comunicare progetti, qualità che da sempre cerco nelle persone con le quali lavoro. Non ‘un ente’, ma un gruppo di persone con un volto e una voce. Ecco perché ho deciso di intraprendere con loro un percorso comune. Ringrazio la Siae per gli anni trascorsi assieme e inizio una nuova avventura, con l’intento (che sono certo sia comune a tutti…) di tutelare il diritto d’autore, importantissima battaglia culturale”.

La società di Davide D’Atri è davvero entusiasta per l’arrivo di Ruggeri poiché rappresenta un grande onore: “Lavorare con il suo repertorio ci rende contenti e orgogliosi del percorso fatto e conferma i progressi della nostra azienda. Le iscrizioni a Soundreef – ha confermato Francesco Danieli, amministratore delegato di Soundreef ltd – sono continuate in maniera esponenziale durante tutto il 2017 da un punto di vista quantitativo ma anche qualitativo come dimostra l’iscrizione di un grandissimo artista come Enrico Ruggeri”.

Uno dei primi grandi artisti italiani a lasciare la Siae per Soundreef è stato Fedez, all’indomani dell’accettazione della Direttiva 2014/26/UE che recita che “i titolari dei diritti hanno il diritto di autorizzare un organismo di gestione collettiva di loro scelta a gestire i diritti, le categorie di diritti o i tipi di opere e altri materiali protetti di loro scelta, per i territori di loro scelta, indipendentemente dallo Stato membro di nazionalità, di residenza o di stabilimento dell’organismo di gestione collettiva o del titolare dei diritti”.

Come ben ricorderete l’artista di Senza pagare aveva accusato la Siae di incassare in modo indebito i diritti sui suoi concerti e aveva criticato il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini di conflitto d’interesse in quanto la moglie Michela Di Biase gestirebbe il patrimonio immobiliare della Siae.