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Malifesto è il nuovo album di Malika Ayane

Malifesto è il nuovo album di Malika Ayane. Il suo sesto progetto discografico prodotto con Antonio Filippelli e Daniel Bestonzo, registrato a Milano, contiene il singolo con cui si è esibita nella 71° edizione sanremese, dal titolo “Ti piaci così”, brano che racconta la consapevolezza di sé, lo scoprirsi risolti, l’avere voglia di vivere con gusto, il riconoscersi senza biasimo, il celebrare se stessi per il solo fatto di essere al mondo.

Malika Ayane ha dichiarato: “Un inno alla riscoperta del valore delle emozioni e all’importanza di manifestarle, alla leggerezza, il migliore degli atteggiamenti per mettersi di fronte alle cose senza paura, con il coraggio di riconoscersi anche quando tutto attorno cambia”.

Malika Ayane ha raccontato il suo entusiasmo nella pubblicazione del nuovo album, atteso da tempo: “Sono molto contenta di questo disco, trovo che abbia preso qualcosa da Naif e Domino. Dal primo il bisogno di raccontare la necessità di vivere negli attimi, in Domino, invece, il bisogno di osservare. Sono riuscita a raccontare un presente in cui si vive e si osserva. Si può essere nell’attimo, viverlo senza giudicare o farsi prendere troppo da una parte o dall’altra. Ho co-scritto il disco con Dimartino e Colapesce, Pacifico, Leo Pari, Alessandra Flora e Rocco Rampino tra i vari autori. E’ il mio primo album realizzato completamente in Italia dopo l’esperienza berlinese dei due album precedenti. Si tratta di una analisi vissuta di emozioni diverse, la pluralità di scrittura è stata importante per poter raccontare le varie visioni e punti di vista. C’è una cura della scelta di suoni, pochi, caldi, ma non per questo totalmente analogici. Il lavoro di produzione è stato perfetto per quello che desideravo. Siamo un gruppo di italiani che può prendere ispirazioni da tutto il mondo, è una cosa che mi riempie di gioia”.

Un progetto che si differenza dai suoi precedenti lavori: “Malifesto è il mio terzo album sul presente, decisamente diverso da quelli precedenti. Non trattare questo momento storico come qualcosa da subire solamente ma una condizione temporale in cui stiamo vivendo, era inevitabile. Il nostro quotidiano si è spostato in questa situazione storica. Inevitabilmente ci troviamo ad osservare e adattare il nostro modo di provare emozioni”.

Per poi sottolineare: “La Malika di ieri è fondamentale per la Malika di oggi. Penso che abbiamo caratteristiche immutate nel tempo ma i contesti ci permettono di svilupparle in un modo o nell’altro. Sui concerti, spero che, come tutti, si possa tornare al più presto, dando la priorità alla sicurezza. Il patentino vaccinale ad eventi collettivi e possibilità di espatrio, potrebbe essere una soluzione. Purché in rispetto alla salute e all’etica delle persone”.

Malika ha raccontato come è nata la collaborazione con Colapesce e Dimartino in Malifesto e il pezzo di Leo Pari, Come sarà: “Passo dal provinare le canzoni pianoforte-voce ad una sorta di uniformità nella produzione. Con Colapesce e Dimartino mi sono arrivati due brani. Lo adoravo ma era incantabile per me. Telefonami mi è piaciuto molto per scrittura e contenuto. La modernità del brano, pop ma non troppo pop. Sono intervenuta con Pacifico a riscrivere parte del testo. Il pezzo con Leo Pari guarda noi come essere umani di fronte all’incertezza. Come sempre, l’unica certezza che abbiamo è come stiamo vivendo il presente, il nostro rapporto con l’incertezza, con la qualità che mettiamo nelle nostre azioni, in una rapporto sentimentale e in confronto con noi stessi”.