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Sanremo 2018, Fabrizio Moro ed Ermal Meta sono stati riammessi

Sanremo 2018, Fabrizio Moro ed Ermal Meta sono stati riammessi in gara al Festival della canzone italiana. L’organizzazione della kermesse canora nazional popolare ha spiegato che a seguito delle valutazioni effettuate, la Rai ritiene che non si debba escludere dalla gara la canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro, in quanto conforme al requisito di novità previsto dal regolamento.

Ermal Meta e Fabrizio Moro – Foto: Facebook

L’ufficio legale della Rai è entrato nei dettagli spiegando che il brano contiene stralci del brano Silenzio (presentato a Sanremo Giovani nel 2016, ndr) in misura inferiore a un terzo delle durata, quindi la circostanza che il brano sia stato già fruito non inficia la novità della canzone di Fabrizio Moro ed Ermal Meta in gara: “I due brani hanno stesure, durata, testi e melodie diverse. La somma degli stralci non supera un minuto e 3 secondi su una durata complessiva di 3 minuti e 24 secondi, dunque inferiore a un terzo. Le due canzoni, pur presentando analogie, non sono la stessa canzone”.

Ieri in conferenza stampa Ermal Meta ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Tutti sapete chi siamo. Avete davanti due cantautori, facciamo questo lavoro da tempo, siamo tra i fortunati che con fatica hanno trasformato la loro passione in lavoro. Sappiamo che cosa significa scrivere una canzone, significa conservare la bellezza. Non avete davanti due furbacchioni, non avrebbe avuto alcun senso fare quello di cui siamo stai accusati. Le canzoni non ci mancano, sia io che Fabrizio ne abbiamo abbastanza per fare altri tre dischi”.

Fabrizio Moro ha spiegato ai giornalisti: “La cosa che mi ha fatto stare male è stata la parola plagio: noi non abbiamo bisogno di plagiare nessuno, tanto che Silenzio l’ho scritta e prodotta io insieme a Andrea Febo, che con noi è il terzo autore di Non mi avete fatto niente. Su quella canzone, su quel ritornello avevo lavorato per un anno cercando di dargli una forma che poi non è arrivata. L’idea, con Ermal, era quella di scrivere un pezzo sulla paura che in questo momento storico ha contaminato tutti noi. Un familiare di una vittima del Bataclan aveva scritto una lettera e l’aveva letta in mondovisione e quella lettera finiva proprio con la frase ‘non ci avete fatto niente’. Questa frase mi ha dato lo spunto per comporre un nuovo brano. Semplicemente – ha concluso il cantautore – ho ripreso una cosa alla quale avevo lavorato io stesso. E’ farina del mio sacco. Ermal ci ha messo il suo, ci siamo riuniti Ermal, Andrea e io e abbiamo dato vita a questo brano”.