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Tony Maiello infuriato su Facebook: “La musica è stata trasformata in un business che massacra la sensibilità e il lavoro delle persone”

Tony Maiello si è infuriato su Facebook poiché la musica sarebbe stata trasformata in un business che massacra la sensibilità e il lavoro delle persone. L’artista di Tutta colpa mia nonché vincitore del Festival di Sanremo 2010 nella categoria Giovani si è scagliato di recente contro l’attuale sistema della musica italiana poiché guarda soltanto al lato economico e non permette ai più deboli di emergere.

Tony Maiello – Foto: Facebook

Uno dei motivi dello sfogo nasce dall’assenza del suo disco d’esordio, Il linguaggio della resa, su tutte le piattaforme online.

Il cantante Tony Maiello ha esordito così: “Oggi sono un po’ triste, triste perché mi rendo conto che la musica è stata trasformata in un business che massacra la sensibilità e il lavoro delle persone. Un business malato che porta ad una competizione spietata e senza rispetto. Questo è uno dei motivi per il quale mi sono ritirato a scrivere canzoni nella mia camera e a sottrarmi dai riflettori per un po’ di anni”.

“Il linguaggio della resa non è più su nessun portale – ha continuato -, non è su iTunes, non è su Spotify, non è più da nessuna parte. Questo perché l’editore originale ha ceduto i diritti di questo album e il nuovo editore se ne è sbattuto altamente i c**lioni… tanto mica sono ca**i suoi? Tanto è un disco che non porta più soldi, quindi è inutile”.

In conclusione ha rivolto un accorato appello ai giovani e giovanissimi: “Mi rivolgo alla nuova generazione. Voi potete cambiare tutto questo, voi dovete cambiarlo. Non lasciate la musica in mano a questi mostri, in mano a questi mercenari. Amatela come l’amiamo noi, fatela vostra, difendetela”.

Un bellissimo e toccante messaggio che ha emozionato i suoi fan e non solo!