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“Fa schifo!”: Tina Cipollari sbotta | Rischia la denuncia

Tina Cipollari sbotta a Uomini e Donne e dice la sua: ora l’opinionista rischia la denuncia.

Tina Cipollari è abituata a dire ciò che pensa, al di là di chi ha di fronte e del contesto in cui si trova, anche quando Maria De Filippi prova ad arginare i danni. D’altronde è ciò che richiede il suo ruolo all’interno del people show pomeridiano di Canale 5.

La storia di Uomini e Donne è legata a doppio filo a quella di Tina Cipollari: è lì che ha mosso i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo; è lì che ha conosciuto il suo ex marito; è lì che à voce a gran parte del pubblico attraverso le proprie opinioni.

Che sia un nuovo ingresso o un veterano del programma, infatti, la bionda opinionista non si è mai risparmiata, anche quando non incontrava il parere del collega Gianni Sperti o della padrona di casa.

Tra i tanti botta e risposta indimenticabili (con imitazioni e bambole gonfiabili annessi) ci sono quelli avuti con Gemma Galgani, la veterana del programma in cerca dell’Amore orma da diversi anni.

Tina sbotta contro un cavaliere

Tina Cipollari entra in contrasto nuovamente con Elio Servo, il cavaliere intollerante al burro e alla ricotta con il quale aveva avuto un duro confronto a suon di parole pesanti e minacce di querele.

“Fa schifo!”. E’ stato il commento di Tina quando il nuovo arrivato ha dichiarato di trovarla comunque una bella donna, nonostante quanto accaduto la puntata precedente e averle detto di procedere con la querela nei suoi confronti e di chiunque non utilizzi un linguaggio consono alla sua persona e al contesto televisivo.

Tina Cipollari a Uomini e Donne

Le parole non dimenticate

Il nuovo motivo di scontro tra l’opinionista e il cavaliere è legato al sospetto che l’uomo sottolinei la propria posizione lavorativa per pubblicità all’azienda per cui lavora in qualità di manager, ma in realtà Tina Cipollari non sembra aver dimenticato il round precedente.

Al suo attacco, infatti, Elio si era detto contrariato dall’atteggiamento dell’opinionista, dicendole di “non essere nessuno”, di “andarsi a sedere”, di “stare zitta” e di dover fare imparare a fare il suo lavoro senza dire cattiverie andando “a scuola perché se la sarà rubata la terza elementare”.