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Paola Barale e i tradimenti: “Mi è capitato al capolinea della storia”

Paola Barale ha parlato di tradimenti e amori durante una lunga intervista rilasciata al settimanale di cronaca rosa Chi. Impegnata a teatro con Tris di cuori, la showgirl e conduttrice televisiva ha esposto la sua filosofia sull’amore in modo piuttosto chiaro: «Sono una che, per carità, nei rapporti sentimentali cerca una certa esclusività però oggi, a me ormai offende molto la persona gelosa, mi offende, sì, in amore come nell’amicizia, nel lavoro… Ma in tutto. Mi piacerebbe arrivare a una relazione dove c’è talmente tanta fiducia che, se ti si sposta un po’ lo sguardo, non cambia niente. Il piacere c’è, esiste, ma perché devi negare che puoi provare un certo tipo di attrazione verso uno che non è il tuo compagno? Poi, per come sono fatta io, fino a quando sono stata innamorata non ho mai tradito, l’ho fatto, mi è capitato al capolinea della storia».

Paola Barale – Foto: Instagram ufficiale della showgirl

Ha spiegato che da quando non è più fidanzata ed è single «mi accorgo che è pieno di “boni”, non so se ce ne sono di più o sono io che ho lo sguardo più attento».

La storia di Paola Barale parla per sé: «Sono cambiata profondamente e l’ho fatto a cinquant’anni, mai avrei pensato di ritrovarmi così: single e felice. Come diceva Woody Allen? Basta che funzioni. E allora perché quell’incastro funzioni magari ci vuole un pezzo in meno. O, come dice la commedia, uno in più».

L’ex compagna vip di Raz Degan ha rivelato di avere un esempio a casa, «quello dei miei, che stanno insieme da 60 anni. Un esempio di coppia molto equilibrata, per quanto mi riguarda anche un po’ noiosa, ma io non ho mai sofferto per una loro lite, non c’è mai stata mancanza di rispetto, quindi, crescendo, non avevo mai messo in preventivo il fatto di non avere un compagno, invece la vita prende pieghe diverse dal previsto».

Per poi concludere: «Quello di cui io sono veramente grata ai miei ex compagni, senza fare nomi, perché a qualcuno sono ben più grata che ad altri, è che grazie a loro ho imparato a capire quanto sto bene da sola». Una conclusione degna di nota con una stoccata al vetriolo sottile ma intelligente. Siete d’accordo?