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Impariamo a conoscere l’INCI, l’elenco degli ingredienti contenuti nei cosmetici

Si chiama INCI ed  è la sigla che racconta la lista completa degli ingredienti contenuti nei cosmetici. L’International Nomenclature of Cosmetic Ingredients permette ai consumatori di capire le sostanze nocive contenute nei prodotti di make-up. La legge difatti permette ai trucchi in commercio di presentarsi con piccole quantità di agenti nocivi e dannosi, residui impercettibili che però possono causare allergie e tumori.

INCI cosmetici- foto abcsalute.it

E se è vero che se da un lato la legge permette alle case cosmetiche di usare tali prodotti, dall’altro le costringe a riportare sulla confezione dei prodotti la lista degli ingredienti utilizzati per dar forma alle formulazioni cosmetiche.

Come si presenta l’elenco INCI? L’elenco deve essere disposto in modo decrescente ovvero dalla sostanza più presente fino a quello contenuto in minor quantità nel cosmetico.

Come leggere l’INCI

Com’è facile immaginare l’elenco dei componenti non di semplice lettura, ma è possibile imparare a capire quanto meno i nomi più frequenti:

  • Tutti gli ingredienti di derivazione vegetale sono scritti in latino perché sfruttano il nome botanico latino dei vegetali.
  • Tutte le sostanze chimiche o alterate chimicamente conservano il nome in inglese.
  • Tutti i coloranti sono indicati con la scritta CI (Color Index).

Il modo più sicuro per conoscere e riconoscere i nomi degli ingredienti contenuti nei cosmetici è sicuramente quello di far affidamento ai dizionari. Esistono dei dizionari online e molte app che classificano i vari ingredienti e aiutano a capire quali sono i più nocivi:

  • Quando si trovano sostanze chiamate “petrolatum“ ci si trova in presenza di Petrolatum e paraffinum liquidum ovvero la paraffina, un derivato del petrolio usato come emolliente.
  • Quando si trova la dicitura “parabeni” vuol dire che nel prodotto cosmetico possono esserci diversi conservanti: methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben, e benzylparaben, isobutylparaben, isopropylparaben e benzylparaben.
  • Quando si ritrova la parola “sodium laureth sulfate” significa che il cosmetico contiene una sostanza che produce la schiuma soprattutto nei detergenti.

Il miglior INCI

Un buon INCI è un elenco in cui non compaiono sostanze come paraffinum liquidum, paraffin, mineral oil, petrolatum e vaselina. Il prodotto cosmetico insomma non contiene nessun derivato del petrolio in grado di fermare la traspirazione e causare inestetismi all’epidermide.

O ancora, un buon INCI si presenta come un elenco in cui la presenza di dimethicone e cyclopentasiloxane è limitata. Si tratta di sostanze siliconiche, distinguibili dalla desinenza -one o –xane, che promettono di creare una pellicola sulla pelle che in apparenza le conferisce luminosità e lucentezza, ma che in realtà nascondono un’azione disidratante.

E per finire, un buon INCI non contiene sostanze sintetiche come polimeri e profumi sintetici o conservanti e tensioattivi dall’enorme potenziale allergico.