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Balmain dice stop alle top model e punta sulle modelle virtuali

Balmain ha detto stop alle top model poiché ora punterà solo sulle modelle virtuali. La nuova campagna pubblicitaria della maison francese sta scatenando polemiche e critiche molto aspre e dure sia in patria che all’estero.

Balmain ha scelto tre modelle create al computer al posto delle solite top model in carne e ossa. L’iniziativa, voluta dal direttore creativo Olivier Rousteing, rafforza il fenomeno delle mannequin artificiali. “Ho creato questa armata virtuale allo stesso modo in cui creo le mie collezioni”, ha detto Rousteing.

Secondo il direttore artistico di Balmain, le nuove modelle realizzate in digitale rappresentano un tributo avanguardista al futuro della moda e allo stesso tempo un omaggio alla diversitá tout court: “Sto ancora cercando le mie origini: sono cresciuto in un orfanotrofio e non ho mai conosciuto i miei genitori – ha detto Oliver Rousteing – Ció che sto tentando di fare con l’esercito virtuale é di includere bellezze, forme, età e generi diversi tra loro. Questo é l’inizio di ció che vorrá dire consegnare al mondo la diversità”.

Le tre modelle artificiali si chiamano Margot, Shudu e Zhi e incarnano tre modelli di bellezza molto diversi tra loro: occidentale, black e asiatico. L’obiettivo è quello di inseguire l’idea di diversità che sta appassionando il mondo della moda e convincendo designer e addetti ai lavori ad aprirsi a canoni di bellezza più ampi rispetto a quelli utilizzati fino a oggi.

Le tre modelle virtuali (Margot, Shudu e Zhi) hanno ormai invaso il profilo Instagram della Balmain con le uscite della nuova collezione e sono anche dodate di un proprio account social.