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Den Harrow su Arena Suzuki: “Ci sono cantanti che pagano per andare su quel palco”

Den Harrow non ha partecipato all’Arena Suzuki dai 60 ai 2000 di Amadeus per una questione economica e non tecnica. L’ha detto senza troppi giri di parole durante un’intervista radiofonica a Radio Cusano ospite di Bagheera, morning show condotto da Luca Bussoletti e Arianna Caramanti. Il famoso e popolare artista, all’anagrafe Stefano Zandri, ha dichiarato senza peli sulla lingua: “Non sono salito su quel palco per questioni tecniche? Non è vero! Sono dei grandissimi professionisti e da un punto di vista di attrezzature sono il top. Semplicemente non sono stato pagato una cifra per me idonea. Credo di avere un valore preciso e su questo non torno indietro. Se non sei disposto a riconoscermelo anche da un punto di vista economico, senza alcun problema, non sono quello per te. Il mio nome d’arte significa denaro? Appunto”.

Den Harrow – Foto: Ufficio Stampa

Den Harrow sui cantanti che pagano per salire sul palco di Arena Suzuki

Nonostante si sia fatto il nome dell’artista per la kermesse nei mesi scorsi, alla fine, ad Arena Suzuki 2023, Den Harrow ha preferito declinare l’invito: “Volete la verità? Qua c’è gente che per cantare su quel palco non solo non viene pagata ma paga lei. Perché siamo malati di protagonismo e voglia di apparire e ce ne freghiamo se questo rovina i colleghi e il mercato in cui agiamo. A forza di fare così faremo tutti una brutta fine, ma io vado per la mia strada”.

Ha parlato anche degli anni Ottanta e dei dischi d’oro: “Se ho ancora tutti i miei poster e i dischi d’oro vinti? Assolutamente no, io odio vivere nella nostalgia. Sono emozioni che ho vissuto sulla pelle e che non voglio rimpiangere. Non come quelli che i dischi d’oro manco li hanno vinti davvero e invece ce li hanno appesi alle pareti di casa. Io so riconoscere un disco d’oro patacca: ha una filigrana diversa e tutto il packaging non è come quello vero. Non lo capirò mai, i miei dischi d’oro li ho regalati ad una fan che mi seguiva molto. Sono fatto così”.

E poi ancora: “Ho venduto milioni di dischi e sono stato un’icona di quel decennio? E’ tutto vero e devo molto agli anni ottanta. Però ritengo anche di aver dato molto. Con le mie canzoni si sono emozionate tantissime persone e ancora ora giro l’Europa per concerti, molto spesso sold-out. In autunno, per esempio, tornerò in Italia con un tour autunnale e il fermento già è palpabile. Comunque ho avuto meno di quello che ho dato”.

In merito alla sua precedente esperienza come naufrago vip all’Isola dei famosi, Den Harrow è stato categorico: “Ancora mi sfottono perché sono scoppiato a piangere in tv? Non è un problema mio ma loro. Io sono un artista e non ho difficoltà a mostrare le mie fragilità. Semmai ho imparato, a mie spese, a farlo nei contesti giusti… là io non c’entravo nulla. Ecco perché non farei mai più un reality. Se il programma avesse a che fare con la musica, invece, lo valuterei ma partendo da una giusta offerta”.

Arena Suzuki dai 60 ai 2000 di Amadeus

Le tre serate di Arena Suzuki dai 60 ai 2000, nate da un’idea di Amadeus (per l’occasione alla super consolle come dj con il collega Massimo Alberti), sono un viaggio nel tempo attraverso ricordi memorabili e canzoni simbolo di più generazioni, con gli artisti originali e i loro successi immortali che hanno fatto la storia degli anni ’60 ’70 ’80 ’90 e 2000. Radio 2 è la radio ufficiale. Il format è prodotto da Arcobaleno Tre per Rai.

La prima edizione di Arena Suzuki ’60 ’70 ’80 si è svolta nel 2021 e ha segnato la prima volta di Amadeus alla conduzione sul palco dell’Arena nella sua Verona e il suo ritorno dietro la consolle. Molte canzoni, infatti, sono le stesse che proponeva nelle serate in discoteca all’inizio della sua carriera e poi quando si è fatto strada nel mondo della radio. Dal 2021, ogni edizione è stata un successo di pubblico, con grandi ascolti per ogni puntata.