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Mara Venier difende Achille Lauro, un prete l’attacca: “L’omosessualità è una trappola”

Mara Venier ha preso nuovamente le difese di Achille Lauro sui social. Quest’anno il 30enne cantautore e produttore discografico romano è stato molto criticato e attaccato per le sue performance artistiche a Sanremo 2021, considerate da molti come un vero e proprio spot al Gay Pride. Marco Moraci, marito della conduttrice tv Veronica Maya, ha definito la kermesse canora un Gay Pride, citando espressamente Achille Lauro.

Mara Venier e Achille Lauro – Foto: Instagram

Ieri la famosa e popolare conduttrice tv Mara Venier ha risposto a tono alla critica al vetriolo di un suo follower. “Tutti elogiate quel buffone di Achille“, ha commentato l’utente. La presentatrice tv di Domenica In con la spontaneità che la contraddistingue ha risposto: “Guarda Sanremo e non rompere le p***e a noi grazie“.

Don Antonello Iapicca si è scagliato contro Achille Lauro su Facebook: “L’omosessualità è solo una trappola. A nessuno dei suoi grandi paladini importa nulla delle persone in questione; le costruiscono, le nutrono, le gonfiano di ideologia, le usano e poi le gettano in qualche posto a suicidarsi. E il motivo non è solo il denaro del business. In questa foto c’è un messaggio diabolico solo veicolato dalla vera o presunta omosessualità esibita. Ed è lo stesso che ci bombarda da un anno. Questo bacio è il rovescio della medaglia del cosiddetto distanziamento sociale”.

E poi ancora: “La stessa relazione è falsa e infeconda che il demonio, principe di questo mondo, vuole imporre alle persone. Questo bacio è un falso perché, proprio nella carnalità, nella sensualità, nel piacere egoistico e nella volgarità esprime il vuoto che separa le due persone. Un bacio è un gesto che esprime un contenuto. Per essere autentico deve esprimere amore, cioè un dono reciproco, autentico, indissolubile e fecondo”.

Per poi aggiungere: “Nulla di tutto ciò appare nella morbosità animalesca sbattuta in faccia agli spettatori trasformati in guardoni. Ma questa finzione è la stessa identica del distanziamento sociale che, attraverso la pandemia ormai dichiarata infinita, i potenti stanno incistando nei cuori, nelle menti e nei gesti delle persone. Lo stesso vuoto di paura, sospetto e giudizio che si sta stabilendo persino tra le persone più intime. Come il posto vuoto lasciato tra due posti in ogni locale pubblico. Il posto vuoto del figlio che, per paura, per povertà e angoscia, non nascerà o che sarà abortito. Il posto vuoto della fecondità rubata perché il mondo nuovo, trans-umano, dovrà essere drasticamente ridotto di numero”.

Sembra di essere tornati al bigottismo e oscurantismo del Medioevo… Forza Achille Lauro!