Home » Mare di plastica è il nuovo singolo di Alex Polidori: il significato della canzone

Mare di plastica è il nuovo singolo di Alex Polidori: il significato della canzone

Mare di plastica è il nuovo singolo di Alex Polidori, che è già disponibile da venerdì 26 giugno su Spotify e in tutti i principali digital store. Il pezzo è un sentito grido di speranza nei confronti del pianeta Terra, un invito e al tempo stesso un appello a essere più responsabili e rispettosi nei confronti dell’ambiente in cui viviamo.

Non ci sono scuse per rimandare ad un utilizzo più responsabile che aiuti a togliere le plastiche dai nostri mari, non c’è futuro per le nuove generazioni se continuiamo solo a pensare al presente e a noi stessi. Il brano vuole essere uno slogan che induce a riflettere sulla problematica dello smaltimento delle plastiche, sensibilizzando sull’utilizzo di quest’ultime, soprattutto quelle monouso, materiali altamente inquinanti che stanno invadendo letteralmente i nostri mari.

Il pezzo, scritto dallo stesso Alex insieme a Francesco Sponta e Marco Di Martino, attraverso la sua genuinità e grazie ad un ritornello diretto e vincente che rimane nelle orecchie sin dalle prime note intende dare un sentito e sincero contributo volto alla salvaguardia dei mari, soffocati da una montagna di microplastiche disciolte nelle acque: è necessario agire con urgenza e determinazione, rendendoci tutti parte attiva per il bene dell’umanità, ognuno con le sue forze, per far sì che non sia troppo tardi, considerando i dati già allarmanti relativamente alla quantità di rifiuti che asfissiano i mari e gli oceani.

Alex Polidori ha così descritto il suo nuovo singolo: “Mare di Plastica è un brano dalla forte valenza sociale al quale sono molto legato. Il progetto nasce in seguito all’interesse scaturito dopo aver visto un servizio in tv in cui si parlava dell’emergenza ambientale. Ho iniziato così a documentarmi, appassionandomi a questo tema, cercando di capire quale potesse essere la forma migliore per dare il mio contributo concreto a questa cara questione”. E poi ancora: “La musica ha un potere formidabile e riesce a veicolare i messaggi meglio di qualunque altro mezzo di comunicazione e forma d’arte. L’idea che con una canzone avrei potuto contribuire, anche in minima parte, a sensibilizzare le persone spingendole a cambiare le proprie abitudini e a rispettare il nostro pianeta, mi ha convinto a finire Mare di Plastica, condividendolo con tutto il mio pubblico”.