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Solo è il nuovo album di Ultimo anticipato dal singolo Niente

Solo è il nuovo album di Ultimo anticipato dal singolo Niente. Il cantautore romano Niccolò Moriconi ne ha parlato su Twitch. Il vincitore del Festival di Sanremo 2018 nella categoria “Nuove Proposte” con il brano Il ballo delle incertezze e secondo classificato a Sanremo 2019 con il brano I tuoi particolari ha raccontato: “Sono veramente emozionato nel vero senso della parola. Quello che penso veramente sull’album l’ho scritto su Instagram , lo sento veramente più di tutti gli altri. L’ho scritto in un periodo tosto per tutto. Sentire che non c’era una sofferenza solo mia, mi ha fatto mettere tutto me stesso, C’è una grande sincerità nel disco”.

Il giovane cantautore ha proseguito: “Tutti i social si basano sul piacere, sul Like. Io ragionavo su questa cosa. Una società basata sul far vedere solo le cose belle non è la giusta via, secondo me. Ci vuole tempo per esaminare tutto un altro lato. Un album che per qualcuno può essere una presa di coscienza un po’ pesante ma volevo mostrare esattamente quello che ho dentro, senza filtri”.

In merito al suo singolo Niente, l’artista ha spiegato: “Non scelgo mai i singoli da rilasciare. Per me è importante il disco. Non riesco mai a capire qual è quello adatto… Niente è molto importante dal punto di vista del sound. Mi riporta alla rabbia, volevo comunicare rabbia. L’ho scritto all’inizio e racconta l’apatia che ho provato. Durante il primo periodo del 2020, son tornato da Los Angeles. Sono stato in un periodo in cui non provavo sensazioni. In questa canzone volevo far raccontare l’angoscia e la rabbia che provavo”.

In realtà il suo nuovo album non doveva intitolarsi Solo: “Nel 2019 doveva intitolarsi Il bambino che contava le stelle, il titolo di una canzone che poi è presente nell’album. Volevo raccontare il vivere con la spensieratezza. Un argomento che avevo toccato anche in Pianeti. Ma le cose sono cambiate e non potevo più lasciare quel titolo. Il 4 gennaio, mi metto al pianoforte e scrivo Solo”.

Per poi proseguire: “Da lì è cambiato tutto perché il giorno dopo ho scritto Quel filo che ci unisce, una canzone d’amore assoluta. In quel giorno, credo ci sia stata quel qualcosa che mi ha fatto prendere più consapevolezza mentale e ha preso forma tutto… è un album de core, de pancia. Io sono le mie canzoni, possono piacere o no, è giustissimo. Però voglio ragionare su un aspetto. La critica che leggo di più è Sei depresso. Starei molto attento a usare la parola depressione, si parla poco di questa parola. Si parla di me, posso aver la fortuna di lavorare su me stesso ma quando va a finire ovunque non bisogna sottovalutarlo”.