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Luisa Ranieri rivela il suo dramma: “Mi ha portato a fare anni di analisi”

Luisa Ranieri ha rivelato il suo dramma sul nuovo numero del settimanale Grazia diretto da Silvia Grilli, in edicola da ieri. L’intervista e il servizio fotografico esclusivi sono stati rispettivamente firmati da Camilla Baresani e Oskar Cecere. L’attrice, che ha finito di girare Nuovo Olimpo di Ferzan Ozpetek in uscita in autunno, si racconta a Grazia in maniera molto intima e parla di come il rapporto con i genitori abbia influenzato la sua vita e l’immagine che aveva di sé.

Luisa Ranieri – Foto: Facebook ufficiale

Alla domanda di Camilla Baresani Però si sentiva attraente, desiderata? Risponde: «Ma no, una che non ha avuto un buon rapporto con il padre poteva sentirsi bella, amata? La percezione di sé ha a che vedere con quanto amore tuo padre e tua madre ti hanno guardata, e i miei avevano altri problemi da risolvere, erano due giovani che si erano sposati e che non andavano d’accordo ma avevano fatto tre figli in nove anni».

E prosegue: “Mia madre è stata molto brava nel gestire una separazione burrascosa. Ha preferito che crescessimo nella serenità anziché tra le litigate. Mio padre, che non c’è più, aveva un carattere tormentato, distante, molto difficile”. Allora Baresani le chiede: Com’era il rapporto con suo padre? “Un non rapporto, che non riuscivo ad accettare. In qualche maniera mi sono sentita abbandonata, e questo ha segnato la mia vita e mi ha portato a fare anni di analisi. Tante volte mi sono chiesta come sarebbe stato il dialogo con lui, ma poi mi sono detta che, per come era fatto, sarebbe stato impossibile”.

Poi a proposito della madre, Ranieri aggiunge: “Le molestie erano l’ossessione di mia madre. Non mi mandava mai in giro da sola ma con i miei due fratelli. Mi spiegava i pericoli, era molto attenta a come mi vestivo. Ho imparato a essere respingente, molto riservata, sulle mie”.

Luisa parla anche della sensazione di crescere sentendosi addosso le critiche e i pregiudizi di chi la vedeva solo bella e non credeva nel suo talento: «Per tanti anni ho fatto la protagonista, poi invece solo piccoli ruoli, poi di nuovo la protagonista. Nel frattempo, combattevo la mia avvenenza fisica, sentivo che era un limite per quello che volevo raggiungere, temevo di essere percepita come bella e non come brava. Così procedevo faticosamente, un passo avanti e dieci indietro. Infine, con la maturità, ho imparato a volermi bene, mi sono accettata».

 

Infine l’attrice racconta di quando, prima della celebre scena di nudo in È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, rischiò di farsi prendere dal panico, ma l’uomo che ama, l’attore Luca Zingaretti, la incoraggiò: «Due o tre sere prima di girare quella scena, ho avuto una specie di attacco di panico ma mio marito mi ha detto: “Quanto vorrei essere quella donna, essere lì al posto tuo. Goditi il momento, te lo puoi permettere”. Le sue parole mi hanno aiutato moltissimo. Se in questa fase della mia vita la mia femminilità è matura, più rilassata, lo devo a Luca».